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Uomo-robot: rapporto utile e affidabile

di U. S.

Apprende, interagisce e collabora. È Nao, il robot al centro dell'esperimento del Cnr-Istc, da cui emerge come il rapporto con queste macchine sia sempre più di tipo confidenziale e accettato dalla società

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"Buongiorno, sono Nao, sono un assistente turistico". Inizia così il dialogo tra Nao e Filippo Cantucci, ricercatore dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Consiglio nazionale delle ricerche, che nel video veste i panni di un ipotetico turista. Si tratta di un esperimento condotto dal gruppo di ricerca Trust Theory and Technology del Cnr-Istc, in particolare da Filippo Cantucci, Rino Falcone e Cristiano Castelfranchi.

Nao è un robot, programmato per fornire informazioni, raccomandare servizi culturali, ricreativi, religiosi, educativi, etc. "Nella realizzazione del compito, il robot non esegue semplicemente ciò che è richiesto ma fa in modo di soddisfare ulteriori interessi dell'utente, compatibili con il compito delegato. È inoltre in grado di apprendere, attraverso interazioni ripetute, alcuni obiettivi generali e livelli di gradimento di un aiuto più o meno ampio rispetto a quanto letteralmente chiesto", spiega Rino Falcone. "Su richiesta, il robot è anche capace di spiegare le motivazioni che lo hanno condotto a realizzare l'aiuto fornito. Un aiuto di questo genere è realmente utile e affidabile, una vera collaborazione, non mera esecuzione. E questo accresce il livello di confidenza e di accettabilità dei sistemi nella nostra società".

Il video viene proiettato nel corso della mostra "La scienza di Roma", visitabile presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 27 febbraio 2022.

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