Cinema

Sieropositivo da Oscar

Una scena del film Dallas Buyers Club
di Rita Bugliosi

In 'Dallas Buyers Club', il film diretto da Jean-Marc Vallèe e candidato a ben sei statuette si parla di Aids. Ma la storia, che narra di una terapia 'alternativa' per l'Aids, è molto lontana dalla realtà

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'Dallas Buyers Club’, diretto da Jean-Marc Vallèe, è ambientato nel 1986 ed è ispirato a una vicenda vera. Protagonista della storia è l’elettricista Ron Woodroof, interpretato da un bravo Matthew McConaughey, candidato all’Oscar come miglior attore per questa pellicola.

Ron conduce un’esistenza priva di regole, abusa di alcol, droga e sesso. Ma ben presto la sua vita cambia: scopre infatti di essere sieropositivo e di avere, a detta dei medici, appena 30 giorni di vita. L’uomo non accetta però questa sentenza: smette di prendere i farmaci prescritti dall’ospedale e prova una terapia alternativa, che si rivela efficace. Spinto dai buoni risultati ottenuti, comincia a esportare di contrabbando questi trattamenti, dando vita a un 'commercio clandestino’ che si diffonde sempre di più, infastidendo le aziende farmaceutiche, che tentano di ostacolarlo in ogni modo. Ron inizia allora una battaglia, che porterà avanti fino alla morte, per ottenere l'avallo scientifico alla terapia da lui sostenuta.

Il film, candidato a sei premi Oscar, è intenso, forte e coinvolgente e propone eroi non convenzionali, 'maledetti’, che conquistano però le simpatie dello spettatore. La pellicola, oltre che curata in tutti gli aspetti – dalla sceneggiatura alla fotografia – è anche attuale, viste le roventi polemiche sul protocollo 'Stamina' sostenuto da Davide Vannoni. "Il film, che si ispira ad una storia vera, deve ricordarci che nella realtà le cose non funzionano e, per fortuna, non posso funzionare in questo modo" precisa Giovanni Maga dell’Istituto di genetica molecolare (Igm) del Cnr di Pavia. "Una presunta cura, per essere applicata a livello farmacologico e sanitario, deve superare diversi, rigorosi livelli di verifica e controllo, proprio a tutela degli ammalati. E questo deve valere a maggior ragione per le terapie che promettono panacee risolutive per le malattie più gravi, diffuse e contro le quali non esistono ancora cure approvate. Questo rigore è facile bersaglio di chi, in buona o malafede, fa perno sul dramma dei malati e delle loro famiglie. Ma la scienza ha il dovere di farsi garante della sicurezza ed efficacia dei protocolli sanitari e farmacologici, per difendere i pazienti dalle false promesse di ciarlatani e speculatori".

Locandina del film Dallas Buyers Club

Per quanto riguarda l'Aids, a che punto siamo come cure disponibili? “Ancora oggi 7.000 persone nel mondo ogni giorno contraggono il virus, per un totale di oltre due milioni di nuove infezioni ogni anno. In alcune aree geografiche, addirittura, le nuove infezioni invece che diminuire stanno aumentando. Nell'Europa dell'Est e in Asia Centrale sono più che raddoppiate negli ultimi dieci anni. Anche nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada si osserva un preoccupante aumento di nuovi casi. Nel nostro Paese si stima che le persone infette siano oltre 100.000 e che si verifichino circa 4.000 nuove infezioni all'anno”, aggiunge Maga.

E tutto ciò malgrado una terapia esista. “La cura consiste nella somministrazione di tre farmaci, diretti contro il virus Hiv-1, che riescono a controllarne la moltiplicazione, impedendo che danneggi il sistema immunitario, ma non sono in grado di eradicare l’Hiv-1 dall'organismo”, continua il virologo. “La principale via di trasmissione sono i rapporti sessuali. Quindi, anche semplici misure precauzionali, come l'utilizzo del preservativo, potrebbero avere un grande impatto nel limitare la diffusione del virus”.

Una difficoltà essenziale nell'individuazione dell'immunodeficienza acquisita è la sua asintomaticità. “In Italia, oltre la metà delle nuove infezioni vengono diagnosticate quando iniziano a comparire i sintomi dell'Aids, cioè molti anni dopo. Questo perché, durante tutto il lungo periodo in cui il virus lentamente distrugge il sistema immunitario, l'individuo non mostra segni clinici evidenti e spesso scopre di avere contratto il virus solo quando il suo sistema è già gravemente compromesso”, conclude il ricercatore dell’Igm-Cnr. “Sapere di essere infetti da Hiv-1, invece, è essenziale per la terapia e per non diffondere il virus. Il test sierologico, assolutamente anonimo, gratuito e affidabile, è l'unico strumento in grado di consentire la diagnosi precoce”.

La scheda

Titolo: Dallas Buyers Club

Regia: Jean-Marc Vallèe

Cast: Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner

Distribuzione: Good Films

Uscita in Italia: 30 gennaio 2014

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