Cinema

Difesa dell'ambiente? Ci pensano gli animali

Locandina del film Animals United
di Rita Bugliosi

Scioglimento dei ghiacciai in Artico, inquinamento da fuoriuscita di petrolio nelle isole Galapagos, incendi distruttivi provocati dall'incuria umana in Australia. È con questa carrellata di disastri ambientali che si apre il film di animazione in 3D ‘Animals United'

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Scioglimento dei ghiacciai in Artico, inquinamento da fuoriuscita di petrolio nelle isole Galapagos, incendi distruttivi provocati dall'incuria umana in Australia. È con questa carrellata di disastri ambientali che si apre il film di animazione in 3D ‘Animals United' con cui i registi tedeschi Reinhard Klooss e Holger Tappe hanno portato sul grande schermo il libro di Erich Kästner, ‘La conferenza degli animali'.  

Turbati dai disastri ecologici e dall'arsura, un gruppo variegato di animali si mette in marcia per scoprire la causa del mancato arrivo nel deserto del Kalahari, in Botswana, della consueta quantità di acqua proveniente dalle lontane montagne dell'Angola. La mangusta sognatrice Billy, il leone vegetariano Socrate, il canguro Toby, il Diavolo della Tasmania Diablo, il gallo Charles, l'anziana coppia di tartarughe Winston e Giorgina e l'orso polare Sushi scoprono che a bloccare il flusso è un gigantesco sbarramento di cemento. L'imponente diga serve a trattenere l'acqua all'interno dell'area in cui sorge l'Hotel Eden Paradise, dove si sta svolgendo la 168° Conferenza mondiale sul clima.

Il gruppo, una volta riuscito a forzare la diga e a riportare l'acqua nella valle, decide di riunire tutti gli  animali per raggiungere in marcia New York, dove è in corso la Conferenza mondiale per l'Ambiente, e protestare contro la sconsiderata condotta dell'uomo.

Caratterizzato da un impianto apertamente pedagogico, il film affronta argomenti di grande attualità, attribuendo la colpa dei cambiamenti climatici esclusivamente all'azione dell'uomo. Una tesi non completamente condivisa dalla comunità scientifica.

Una scena del film Animals United

"La paura che gli effetti delle attività antropiche possano alterare il clima globale attraverso un innalzamento della temperatura media", spiega Teodoro Georgiadis dell'Istituto di biometeorologia del Cnr di Bologna, "nasce dal fatto che alcuni gas, tra cui l'anidride carbonica, emessi dai processi di combustione industriale e civile, hanno la proprietà di intrappolare la radiazione e, conseguentemente, il calore nell'atmosfera terrestre, aumentando così la temperatura di tutto il Pianeta. Le misure condotte con una discreta continuità da ormai un secolo e mezzo dalle stazioni di superficie sembrano indicare un incremento di circa un grado. Conseguenza di ciò sarebbero fenomeni quali lo scioglimento dei ghiacci polari e di quelli delle catene montane, l'innalzamento del livello del mare e l'aumento di episodi meteorologici estremi quali l'attività degli uragani e il numero delle onde di calore".

Ci sono però interpretazioni non univoche di tali eventi. "Il distacco dei grandi iceberg è dovuto al riscaldamento o invece è il risultato del normale flusso di materia che rientra nel ciclo dell'acqua dei sistemi glaciali?", si chiede  Georgiadis. "Perché i mari non si sono alzati di livello come previsto dai modelli? Perché la Terra non si è riscaldata come atteso?".

Non per questo bisogna però abbassare la guardia, sottolinea l'esperto dell'Ibimet-Cnr: "I nuovi riscontri scientifici non  indicano affatto che non è il caso di preoccuparsi per l'ambiente. La stessa nube nera che ricopre le grandi aree himalayane è generata dalle nostre attività inquinanti, dalle particelle emesse in processi di combustione necessari allo sviluppo economico dei paesi emergenti. Tali particelle vengono trasportate a grandi distanze e alterano le proprietà ottiche dei sistemi naturali, modificando le quote di radiazione solare intrappolata nell'ambiente e, conseguentemente, le temperature. Quindi dobbiamo sicuramente rivedere il nostro modo di trattare la Terra", conclude il ricercatore, "ma su basi scientifiche solide e incentivando la ricerca scientifica".

A seguito delle tematiche affrontate, la Moviemax Italia, che distribuisce la pellicola nel nostro Paese, ha voluto legarne l'uscita ai progetti di tutela e di attivazione del grande pubblico svolti dal Wwf per le specie più a rischio nel mondo. E' possibile dunque per il pubblico aiutare questa organizzazione per la conservazione della natura, partecipando alla campagna adozioni attraverso il sito www.wwf.it/adozioni.

La scheda

Titolo: Animals United

Regia: Reinhard Klooss e Holger Tappe

Distribuzione in Italia: Moviemax Italia

Uscita in Italia: 21 gennaio 2011