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L'italiano, una lingua da Olimpiadi

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di Sandra Fiiore

Prove di grammatica e di ortografia, elaborazione di testi di fantasia e riassunti, commenti e smontaggio di brani: sono alcune prove richieste ai ragazzi delle scuole superiori nella competizione che li sprona a primeggiare nella conoscenza della nostra lingua. La gara, istituita dal Miur nel 2011 in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, richiama 40.000 studenti in Italia e nelle scuole italiane all'estero. In un libro, a cura Ugo Cardinale, di Paolo Corbucci e Massimo Fagotto, vengono illustrate le fasi del concorso attraverso il commento a un campione di test

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La grammatica, l'ortografia e la comprensione del testo possono diventare stimolanti al punto da suscitare una passione per sfide sulla lingua italiana, come nei giochi a quiz. Ne è la prova il successo ottenuto dalle Olimpiadi di italiano che, istituite nel 2011 in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, hanno fatto proseliti tra 40.000 studenti in Italia e nelle scuole italiane all'estero, grazie all'aiuto di una collaudata piattaforma online.

Promosse dal Miur con la collaborazione dell'Accademia della Crusca, queste gare mettono alla prova i ragazzi con lo spirito del divertimento e della competizione sportiva. Come è nata l'idea della gara e come si sviluppa lo si apprende dalla lettura del volume 'Olimpiadi di italiano', edito dal Mulino e curato da Paolo Corbucci, dirigente della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Miur e per l'autonomia scolastica e responsabile delle Olimpiadi di italiano Ugo Cardinale, già docente di linguistica generale all'Università di Trieste e tra gli ideatori della competizione e Massimo Fagotto, Cto presso Digital Lighting.

“Fare della lingua, strumento d'uso naturale, l'oggetto di una competizione che riguardasse anche i risultati di apprendimento, non era una sfida semplice”, spiega nella presentazione Carmela Palumbo, direttore generale presso il Miur. “Le prove Invalsi, le indagini Pisa segnalavano alcune défaillances dei nostri studenti e denunciavano qualche carenza del nostro sistema d'istruzione. Perché non supportare quindi l'attività didattica dei docenti, stimolando attività ludiche di incoraggiamento allo studio e all'uso della lingua, competenza trasversale indispensabile per affrontare tutti i campi del sapere?”. Da queste premesse hanno presso l'avvio le Olimpiadi, descritte nel volume che, chiarisce Claudio Marazzini nella prefazione: “è un commento puntuale alle prove delle Olimpiadi sulla base delle opinioni di linguisti autorevoli... La premiazione, nel corso degli anni, ha sempre assunto il carattere di una splendida festa con gli studenti, con momenti di divertimento, di allegria, con riunioni conviviali che avvicinano commissari e funzionari del Miur a giovani di tutt'Italia. Però le prove da superare ci sono eccome, e non sono facili”.

Il volume raccoglie un campione di esercizi proposti agli studenti nelle diverse fasi (d'istituto, regionali, nazionali), riporta dati statistici per aree regionali sulle risposte e propone commenti e suggerimenti didattici per le diverse sezioni: ortografia, morfologia, sintassi, lessico, punteggiatura e testualità. “Una prima innovazione di forte portata è stata introdotta nel 2013, quando si è scelto di far svolgere le prove in contemporanea per tutti gli studenti, non sui tradizionali fogli di carta, ma online”, spiega Corbucci nel capitolo 'Tradizione, tecnologie e innovazioni per promuovere la lingua italiana'. “La scommessa era far partecipare contemporaneamente numeri crescenti di studenti, al fine di ampliare l'interesse per la lingua italiana, garantendo nel contempo risultati oggettivi e in tempi brevi. La scommessa è stata vinta”

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