Narrativa

Un orologiaio contro dogmi e credenze

di Marco Ferrazzoli

Gianfranco D'Anna conferma la consolidata chiave narrativa delle sue opere, dedicandosi con l'ultimo romanzo “Il meccanico delle stelle”, alla figura di Jost Bürgi. Il volume segue “Il falsario”, liberamente ispirato al caso di Jan Hendrik Schön, e “Il neutrino anomalo”, dedicato invece al rilevatore di particelle Opera. Opere in cui scienza e narrazione si intrecciano in modo creativo, in questo caso con una ricostruzione del periodo storico particolarmente accurata

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Anche nel suo ultimo romanzo “Il meccanico delle stelle”, Gianfranco D'Anna conferma la consolidata chiave narrativa delle sue opere: da “Il falsario”, liberamente ispirato al caso di Jan Hendrik Schön, ricercatore presso i Bell-Labs statunitensi e protagonista di un clamoroso caso di truffa scientifica, a “ Il neutrino anomalo”, dedicato invece al rilevatore di oscillazione di particelle Opera ospitato nei Laboratori nazionali di fisica del Gran Sasso e legato a un annuncio che avrebbe rivoluzionato la storia della fisica: i neutrini si muovono a una velocità superiore a quella della luce. Il fisico svizzero stavolta si sposta però di circa mezzo millennio indietro, dedicandosi a Jost Bürgi, uno straordinario autodidatta che, grazie al coraggioso esercizio del dubbio e della critica è divenuto un grande protagonista del pensiero scientifico moderno. Bürgi (1552-1632) vive nel periodo agli inizi della scienza moderna: in cui si affermano le idee di Copernico e Galileo, la Riforma di Lutero, il Rinascimento, ma ancora dominata da una religiosità autoritaria – rappresentata da Concilio di Trento e Inquisizione – e soprattutto da un pensiero magico e astrologico cui si affida un significato reale. Guidato dalla sua logica meccanica applicata all'astronomia, Bürgi si trova così inevitabilmente a contraddire dogmi e credenze.

Nel romanzo scienza e narrazione si intrecciano in modo creativo, colpi di scena e peripezie vivacizzano la descrizione dei fatti anche al fine di far emergere il timido ma determinato protagonista, con i suoi orologi e globi celesti. Nato in Svizzera – come l'autore - divenne matematico, astronomo, ingegnere e soprattutto un orologiaio, riconosciuto a livello internazionale tanto da essere assunto a Kassel, come orologiaio di corte all'osservatorio del langravio Guglielmo IV il Saggio. Contribuì al progresso delle tavole per il calcolo logaritmico e alla produzione di strumenti scientifici, tra cui esemplari sperimentali destinati appunto all'osservazione astronomica, uno scappamento che ancora oggi porta il suo nome, meccanismi a forza costante con cui raggiunse ottimi risultati cronometrici: i primi a indicare il secondo, con una straordinaria costanza di marcia, gli errori si limitavano a frazioni di un minuto, quando all'epoca si aggiravano attorno al quarto d'ora al giorno.

La ricostruzione del periodo storico viene per esempio ottenuta attraverso il confronto sia con personaggi realmente esistiti come gli scienziati Tycho Brahe, Christoph Rothmann, Paul Wittich e Benjamin Bramer, sia con altri del tutto inventati. Il frutto di un lavoro cominciato nel 2014, come D'Anna ha raccontato a Il Giornale degli orologi, fatto di scrittura e lettura che ha portato per esempio l'autore a studiare ricettari di cucina e disegni di vestiti del Seicento.

 

titolo: Il meccanico delle stelle
categoria: Narrativa
autore/i: D'Anna Gianfranco 
editore: Codice Edizioni
pagine: 208
prezzo: € 16.00

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