Narrativa

Barbujani: un romanzo senza genetica

di Marco Ferrazzoli

Il genetista dell'università di Ferrara in 'Tutto il resto è provvisorio' racconta una storia 'gialla' con ritmo musicale e con un'estrema, semplicissima ricercatezza letteraria. Il protagonista è un borghese che stravolgerà la propria vita per passione. L'opera narrativa ricorda Andrea de Carlo, Paolo Cognetti e Paolo Giordano (un matematico e un fisico…)

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Il caso di Guido Barbujani appare davvero insolito, anche a chi segua con attenzione i territori di confine tra scienza e narrativa. Si tratta infatti di un genetista che conduce un'attività di ricerca continuativa, con due pubblicazioni ancora lo scorso anno, che afferisce come docente all'Università di Ferrara e che dall'ambito accademico e scientifico ricava anche un'importante produzione divulgativa e saggistica: per citare alcuni titoli, 'Questione di razza' (Mondadori, 2003), 'L'invenzione delle razze. Capire la biodiversità umana' (Bompiani, 2006), 'Sono razzista, ma sto cercando di smettere' (con Pietro Cheli, Laterza) ed 'Europei senza se e senza ma. Storie di neandertaliani e di immigrati' (Bompiani), entrambi del 2008, 'Gli africani siamo noi. Alle origini dell'uomo' (Laterza, 2016).

Fin qui, niente di strano. Barbujani si colloca tra i ricercatori che decidono di convertire il loro lavoro anche in comunicazione ai non esperti: non moltissimi ma, fortunatamente, sempre più numerosi. È autore inoltre di diversi romanzi e anche questo non è un tratto del tutto inedito, sono anzi diversi i casi di scienziati e clinici che hanno condotto in parallelo e con successo attività professionale e letteraria. Si pensi solo a Mario Tobino, psichiatra primario dell'ospedale di Maggiano e romanziere, premio Strega con 'Il clandestino' nel 1962, poeta, ispiratore di diversi film. Un autore centrale del '900 italiano che però, come narratore, molto spesso raccontò il proprio lavoro di medico, i suoi colleghi e i malati di mente.

Nell'ultimo libro di Barbujani si nota invece la pressoché totale assenza di elementi scientifici (tranne un accenno davvero episodico al nesso tra cromosomi e aggressività). 'Tutto il resto è provvisorio' è un romanzo 'puro', che obbedisce solo alle regole della letteratura e della musica, il cui ruolo nella storia è fondamentale. Titoli e plot seguono ritmi decisamente diversi: trascinante quello della prima parte, in cui si è spinti a correre alla pagina successiva per capire dove andremo a parare; il 'fatto' centrale è invece narrato in modo quasi dimesso, a metà tra il banale e lo straordinario; infine, si scivola verso una conclusione peraltro annunciata, poiché da subito il protagonista ci parla rivolgendosi a un'interlocutrice, mentre si trova in carcere. Proprio l'uso della prima persona, che non diviene mai ripetitivo e serve soprattutto come spunto di partenza al cambio di capitoli e argomenti, è un'altra caratteristica saliente del libro, assieme a una estrema ricercatezza letteraria, una tensione verso la pulizia, la semplicità, la chiarezza.

Il protagonista è un uomo piuttosto colto e maturo, rappresentante di una generazione che ha ricevuto un'istruzione di buona qualità, consapevole dei propri mezzi anche espressivi. In una parola, un borghese. Padovano, antiquario, fedifrago, evasore fiscale, facoltoso, mediamente soddisfatto e insoddisfatto della propria vita. Che stravolgerà per un incontro con una ragazza misteriosa, incomprensibile e soprattutto per un omicidio del tutto insensato. Quanto nella sua prima vita era stato ragionevole e passivo, tanto della seconda diventa convulsamente e confusamente protagonista. Volendo costringere il romanzo in un genere possiamo definirlo un giallo anomalo, visto che l'assassino è noto e confesso, quanto realistico: il romanzo è peraltro ispirato a una storia realmente accaduta.

Ultima e fondamentale caratteristica di 'Tutto il resto è provvisorio' è quella di sfruttare la storia per lanciare messaggi di carattere esistenziale o 'filosofico' senza mai esplicitarli, evitando di mettere in bocca ai personaggi le improbabili asserzioni apodittiche che infarciscono tanta mediocre letteratura. Questa qualità richiama la più efficace narrativa italiana di fine '900 e di inizio secolo, dall'Andrea de Carlo degli esordi ai più recenti e giovani Paolo Cognetti e Paolo Giordano. Che sono anch'essi di formazione scientifica, rispettivamente matematico e fisico… Sarà un caso?

 

titolo: Tutto il resto è provvisorio
categoria: Narrativa
autore/i: Barbujani Guido 
editore: Bompiani
pagine: 217
prezzo: € 16.00