Saggi

Bisogna conoscere per essere davvero ignoranti

di M. F.

L'ultimo libro di Edgar Morin è una sorta di testamento culturale interdisciplinare, con espressioni di forte effetto letterario al limite dell'aforisma e di una sorta di filosofia zen o tao, rivista alla luce delle conoscenze razionali occidentali. Per concludere con un ossimoro

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Quando si ha alle spalle una vita intellettuale come quella di Edgar Morin, per 30 anni ricercatore del Cnrs, uno dei maggiori protagonisti della cultura contemporanea, ci si pone al di sopra di qualunque giudizio. Per 'Conoscenza, ignoranza, mistero' questo è vero anche se il libro indulge spesso in espressioni di effetto letterario tale da renderne difficile un'analisi critica: siamo al limite dell'aforisma, in una sorta di filosofia zen o tao, rivista alla luce delle conoscenze occidentali, razionali, scientifiche, tecnologiche.

Stralciamo a caso dal testo: “la creazione di particelle e di nuclei atomici coincide con gli scontri fra particelle di materia e di antimateria che annichiliscono l'antimateria”, “A ogni modo siamo figli del cosmo […] siamo non solo figli del pianeta Terra, ma figli del cosmo, che portiamo in noi tutta la storia dell'universo della vita”, “Come non essere sbalorditi e meravigliati da questo fuoco che costituisce gli astri a miliardi e che li fa vivere miliardi di anni? […] Come non essere sbalorditi dai buchi neri?”, “Il tempo è la condizione per vivere, la morte è il prezzo da pagare per vivere. Morire e vivere sono antinomici e inseparabili”, “La vita è cacofonia e sinfonia. […] La vita è organizzatrice. La vita è crudele. La vita è mirabile. La vita è folle”, “Si vorrebbe trovare assolutamente un senso alla vita ma se c'è un senso non è nel senso in cui noi intendiamo la parola 'senso'. È annidato in seno all'insensato”, “Siamo macchine ma macchine non banali”.

Il libro esula in qualche modo dal tema riassunto nel titolo per assumere i termini di una sorta di testamento culturale. Un viaggio sintetico ma enciclopedico all'insegna dell'interdisciplinarietà della quale l'autore è un campione indiscusso dai miliardi di miliardi di stelle e galassie alla vita con cani e gatti, dai primi unicellulari alla soggettività di batteri e forse persino virus. Al termine di questo viaggio torna però come sola possibile conclusione, e resta quale insegnamento di validità assoluta, proprio l'ossimoro sintetizzato dal titolo e suffragato da alcune citazioni in esergo: “Chi aumenta la sua conoscenza aumenta la sua ignoranza”, “un'ignoranza sapiente che conosce se stessa”. Se lo dicono, rispettivamente, Friedrich Schlegel e Blaise Pascal, e se lo conferma Morin, possiamo crederci e in qualche misura consolarci.

 

titolo: Conoscenza, ignoranza, mistero
categoria: Saggi
autore/i: Morin Edgar 
editore: Raffaello Cortina
pagine: 144
prezzo: € 13.00

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