Ragazzi

I falsi miti del regno animale

Copertina
di Alessandra Pedranghelu

“Ho cercato di sviscerare il vero ‘perché’ nascosto dietro ogni falsa credenza”. Così Graziano Ciocca introduce al suo libro 'I tori odiano il rosso’, vincitore nella sezione under 35 dell’edizione 2015 del Premio nazionale di divulgazione scientifica, bandito dall’Associazione italiana del libro con il patrocinio del Consiglio nazionale delle ricerche.

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“Ho cercato di sviscerare il vero ‘perché’ nascosto dietro ogni falsa credenza”. Così Graziano Ciocca introduce al suo libro 'I tori odiano il rosso’, vincitore nella sezione under 35 dell’edizione 2015 del Premio nazionale di divulgazione scientifica, bandito dall’Associazione italiana del libro con il patrocinio del Consiglio nazionale delle ricerche.

Nei 10 capitoli in cui il testo è articolato, l’autore analizza le bufale, per usare un termine interno, che da secoli accompagnano tanti animali e, da biologo, fornisce invece le informazioni corrette che li riguardano. Inoltre, per ogni argomento trattato, vengono suggeriti testi di approfondimento.

Partendo dalla leggenda che dà il titolo al libro, Ciocca spiega che i tori non possono odiare il rosso perché non vedono i colori: ad attrarre la loro attenzione e renderli furiosi è invece il movimento delle bandierine. Nulla di vero neanche sulla convinzione che il camaleonte sia in grado di assumere il colore di qualsiasi cosa tocchi: infatti, pur possedendo una spiccata abilità nel mimetizzarsi, l’autore sottolinea come questa capacità non sia esclusiva del camaleonte ma comune anche ad altri animali come, ad esempio l'orso polare, la volpe europea (rossiccia), quella del deserto (giallina) e quella artica, che ha assunto il colore della neve. Ciò si spiega “grazie a centinaia di migliaia di anni di selezione naturale che hanno portato a un progressivo 'allineamento’ dei colori della livrea con quelli dell’ambiente”. Chi, invece, ha la capacità di trasformarsi "cambiando colore in un secondo" sono le seppie, i calamari e i polpi, che "sono in grado di imitare praticamente qualsiasi sfondo marino".

Continuando nella rassegna delle false credenze, vengono presi in esame i pipistrelli, bistrattati perché succhiano il sangue, sono ciechi e si impigliano nei capelli. L’autore smonta le dicerie e riabilita questi mammiferi che, invece, riescono a “percepire la presenza di un filo di ragnatela”, grazie all’emissione di ultrasuoni che, propagandosi nell’aria, permettono loro di evitare l’ostacolo incontrato. Le farfalle, poi, non sono in grado di volare, per la polverina che ricopre le ali e gli scarafaggi, pur essendo molto resistenti, non è affatto vero che riuscirebbero a sopravvivere a un disastro nucleare.

Infine, che il numero 58 allontani le mosche è, secondo l’autore, la credenza più bizzarra. E anche quella che ha ispirato l’opera.

titolo: I tori odiano il rosso
categoria: Ragazzi
autore/i: Ciocca Graziano
editore: Dedalo
pagine: 234
prezzo: € 16.00

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