Sulla terrazza del Museo di scienze della vita e dell'uomo di Parigi, una giovane donna viene uccisa da un colpo di pistola. La ragazza, priva di documenti, ha con sé solo una scatola di fiammiferi di un bar di Seul e un articolo, ritagliato dal New York Times, a firma del direttore del Museo, che si dichiara contrario alla clonazione umana. Inizia così ‘La sconosciuta del Musée de l'Homme', primo romanzo di Jacques Milliez, professore di Ginecologia e ostetricia e autore di molte opere scientifiche.
Dalla misteriosa morte prende il via un'indagine intricata, condotta dal commissario Pierre Jasmin e seguita parallelamente anche dal suo amico giornalista Marc Cour. I due si muovono, indipendentemente l'uno dall'altro, tra Francia, Corea e Italia, dove si intrecciano gli interessi economici di alcuni famosi scienziati.
Le ricerche investigative conducono dapprima a Seul, al professor Woo-suk Twang, autore di un articolo su ‘Science' relativo a un suo recente successo scientifico: la produzione di trenta embrioni clonati da cui è stata estratta una prima linea di cellule staminali embrionali. Lo studio è contestato però da un collega americano di Twang, il professor Gerald Hatten dell'Università di Pittsburgh, il quale ha richiesto che una Commissione indaghi approfonditamente i risultati raggiunti. C'è poi il francese Paul Joly, che nel suo laboratorio, il Gene Pole di Nantes, riceve dal coreano linee di cellule staminali da vendere a scopi terapeutici. In Italia, infine, troviamo il professor Salvatore Leonardo, dedito a ricerche e commerci sulla clonazione umana.
Così, a metà tra scienza e fantascienza, l'intricata matassa investigativa si sbroglia poco a poco, rivelando traffici illegali di ovociti e ricatti, fino a portarci alla scoperta dell'insospettabile assassino della ragazza.
titolo: La sconosciuta del Musée de l’Homme
categoria: Narrativa
autore/i: Milliez Jacques
editore: Dedalo
pagine: 181
prezzo: € 14.00
