Narrativa

Storie di tsunami e malattie

Il volume Vite che non sono la mia
di Rita Bugliosi

Come suggerisce il titolo ‘Vite che non sono la mia', l'ultimo romanzo di Emmanuel Carrère, non narra di vicende autobiografiche, ma, di eventi che coinvolgono persone vicine all'autore e alla sua famiglia

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Come suggerisce il titolo ‘Vite che non sono la mia', l'ultimo romanzo di Emmanuel Carrère, non narra di vicende autobiografiche, ma, di eventi che coinvolgono persone vicine all'autore e alla sua famiglia. Accadimenti di cui Carrère è stato testimone e che lo hanno toccato al punto da spingerlo a scriverne, anche se a distanza di tempo.

Il volume si apre con il racconto delle vacanza che, nel dicembre 2004, lo scrittore e sceneggiatore sta trascorrendo in Sri Lanka, con la compagna Hélène e i due figli. La coppia è in crisi, ma ben presto i loro problemi passano in secondo piano: lo tsunami che  il giorno di Santo Stefano colpisce il Sud est asiatico, uccidendo quasi 300mila persone, arriva sulla spiaggia dove si trova il resort che li ospita. Tra le vittime, Juliette, la bimba di quattro anni di una coppia di amici. La tragedia muta i rapporti interpersonali, la sofferenza  crea nello stesso tempo intimità e distanza con chi si trova a dover accettare una scomparsa insopportabile. I fatti, le emozioni, i sentimenti sono riportati con uno stile che fonde cronaca e poesia, descrizione oggettiva e brani di pura letteratura

Uno stile che prosegue anche nelle pagine successive, in cui Carrière racconta del ritorno a Parigi, del tentativo di recuperare la serenità. Ma un'altra sventura è in agguato: la sorella di Hèlène, anche lei di nome Juliette, è malata di tumore e sta morendo. Questa volta la perdita tocca da vicino l'uomo e i suoi cari e parlarne è ancora più difficile. La giovane donna lascia tre figlie, il marito e il lavoro come giudice di pace in difesa delle fasce più deboli della società. Grazie a un collega di Juliette, Etienne, l'autore apprende particolari sulla personalità della cognata e sulla sua vita professionale, riuscendo a tracciarne un commovente ritratto a tutto tondo.

Raccontando dell'amica, Etienne narra anche di sé: colpito anche egli dal cancro nell'adolescenza, ha superato la malattia, che lo ha però lasciato zoppo. La sofferenza e la vicinanza con la morte lo hanno cambiato, rendendolo più forte, più coraggioso e pronto a impegnarsi per gli altri.

Il romanziere francese ci fornisce un affresco delle  sventure umane, ma anche del modo di superarle grazie al sostegno degli altri.

titolo: Vite che non sono la mia
categoria: Narrativa
autore/i: Carrère Emmanuel
editore: Einaudi
pagine: 236
prezzo: € 20.00

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