Specialistica

Vaccini: tanto amati quanto temuti

vaccini
di Vanessa Berardi

"Chi ha paura dei vaccini?" (Nuova Edizione 2021) edito da Codice edizione di Andrea Grignolio, componente della Segreteria scientifica della Commissione per l'etica della ricerca e la bioetica e dell'Unità per l'integrità nella ricerca del Cnr, cerca di dare risposte ai tanti che si approcciano a questo presidio sanitario con riserve e paure

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Con la pandemia da Covid-19 tornano a dominare la scena i vaccini, tanto amati quanto temuti. Tra le scoperte scientifiche più importanti per il genere umano, continuano a essere guardati con sospetto da parte dell'opinione pubblica, vittima di campagne di disinformazione, di strumentalizzazioni e di paure infondate o quanto meno esagerate. Il ricercatore e divulgatore Andrea Grignolio, membro del Comitato di bioetica del Cnr, con il volume "Chi ha paura dei vaccini?"  Edizione 2021 (Codice edizioni), attraverso un excursus sulla storia delle epidemie, offre ai lettori una guida per orientarsi in un contesto affollato di opinioni discordanti e spesso non convalidate.

L'autore fa notare come l'immunizzazione sia una pratica che ''nasce con l'uomo'', in quanto “Il bimbo che passa nel canale vaginale, entra in contatto con una serie di batteri 'buoni' della madre, che gli offrono la prima forma di adattamento all'ambiente circostante”. Ciò nonostante, negli anni si è spesso giunti a pensare che il vaccino sia una pratica non solo inutile, ma addirittura pericolosa, tanto da preferire il contatto con la malattia e le sue gravi conseguenze, per ottenere l'immunità. La percezione del rischio è compromessa dalla natura stessa del vaccino, trattandosi di una misura di prevenzione e non di cura crea nelle persone dubbio e timore, poiché l'effetto benefico non può essere valutato nell'immediato, bensì nel corso del tempo.

L'efficacia e la sicurezza della pratica vaccinale è fonte di dibattito sin dalla sua introduzione e in particolare dagli anni '80 del secolo scorso. “A partire da quel periodo tv e giornali hanno iniziato a far circolare credenze errate e storie ansiogene a proposito dei vaccini”, fino alla teoria dell'allora medico Andrew Wakefield, poi radiato, secondo cui il vaccino trivalente Mpr fosse causa della neuroatipicità autistica. Questa teoria, poi ritrattata da “Lancet” che l'aveva pubblicata, influenza ancora oggi molti genitori, che spesso tentennano o addirittura rinunciano a vaccinare i propri figli, le famiglie di bambini autistici, che le addebitano la malattia, e la magistratura, che ha emesso diverse sentenze di risarcimento ispirate a questa autentica truffa.

Dati medici, “un tempo appannaggio dei soli esperti”, sono oggi alla portata di persone che non possiedono gli strumenti necessari alla loro comprensione. Ciò comporta la circolazione di una grande quantità di notizie, in cui è difficile distinguere il vero dal falso. “Per un apparente paradosso, disporre di più informazioni non sempre porta a prendere le decisioni corrette, specie se esse comportano un rischio”: con queste parole Grignolio introduce un concetto chiave dell'era moderna, l'''information overload(ing)'', il sovraccarico cognitivo che si verifica nella mente umana quando si ricevono troppe notizie, spesso divergenti, che impediscono di prendere la giusta decisione.

Le perplessità aumentano con i continui interventi, televisivi e social, di ''esperti'' anti-vaccinali che, nonostante rappresentino una categoria di persone ristretta, riescono a insidiarsi all'interno dell'opinione pubblica “ricorrendo ad un uso strumentale delle emozioni e alla supposta limitatezza del metodo scientifico”, sostenendo “trattamenti terapeutici alternativi alla medicina tradizionale”. L'autore porta in luce un fattore importante per il futuro: troppe notizie, unite alla libera circolazione di “ciarlatani”, possono nel giro di pochi anni portarci a perdere la fiducia nelle istituzioni e nella scienza. Pertanto, propone una serie di soluzioni: ai cittadini, di imparare a interpretare le informazioni, introducendo nelle scuole tecniche e metodi; agli scienziati, di abbandonare la ''torre d'avorio'' e di instaurare un rapporto diretto con le persone, fornendo dati accessibili e comprovati. Infine,  fa “un severo richiamo all'aumento di responsabilità comunicativa dei media”, promuovendo “una comunicazione non spettacolare o di intrattenimento in ambito epidemico”. Questi sono gli elementi chiave per una corretta ''pandemic preparedness'', che confermano il principio ''meglio prevenire che curare'' quale base per un corretto stile di vita.

titolo: Chi ha paura dei vaccini?
categoria: Specialistica
autore/i: Grignolio Andrea
editore: Codice edizioni
pagine: 332
prezzo: € 17.00

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