Saggi

I giorni contati

Copertina
di Alessia Cosseddu

“Le misure del tempo” (Codice) di Paolo Gangemi racconta cosa sono e come sono nate le unità di misura del tempo, dalle più lunghe come gli eoni fino all'istante più breve di Plank. Misurare il tempo è un'attività umana, ma siete sicuri di sapere esattamente cosa sono l'anno e il giorno? Questo volume ce lo racconta e ci proietta verso il futuro, quando il calendario terrestre sarà forse “rimpiazzato” – o accompagnato - da un calendario marziano

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Conteggiare lo scorrere di secondi, giorni, anni sembra semplice. Ma siamo sicuri di sapere esattamente cosa sono? “Le misure del tempo” (Codice) di Paolo Gangemi racconta come sono nate le unità di misura del tempo, dalle più lunghe come gli eoni fino al nanosecondo, passando per millenni, secoli, stagioni, mesi, settimane, ore… Ogni unità temporale ha una sua storia – a volte anche più di una - che può essere strettamente scientifica, ma anche religiosa, politica, culturale, ideologica o nazionalistica.

Prima di arrivare al calendario che oggi tutti conosciamo e utilizziamo si è passati attraverso innumerevoli modelli che dovevano essere “adattati” di volta in volta: ci sono stati anni di 13 mesi, nel 1712 c'è stato un 30 febbraio, senza dimenticare il famoso “buco” di 11 giorni generato nel 1582 dalla riforma di Gregorio XIII, quando si passò direttamente dal 4 al 15 ottobre.

Tra le vicissitudini che hanno portato a un calendario universalmente (o quasi) riconosciuto, si è arrivati all'era spaziale. Se un giorno si arriverà a impiantare colonie umane stabili su Marte, bisognerà trovare un calendario univoco. I giorni sul pianeta rosso, infatti, non hanno la stessa durata di quelli terrestri, anche se sono i più simili ai nostri. Gli scienziati statunitensi hanno comunque già adottato un'unità di misura per il giorno marziano e l'hanno chiamata “sol” (sole in latino), coniando anche i termini “tosol” per indicare il giorno presente e “yestersol” per il precedente (da today e yesterday).

Tornando sulla Terra, pensiamo al tempo di Planck: l'istante più breve che si può concepire scientificamente, al di sotto del quale le leggi fisiche, come le conosciamo, perdono di senso. L'autore conclude con una considerazione sui limiti (e le virtù) della scienza: “Se oltre la soglia del tempo di Planck, il tempo è discreto o continuo è una questione che non si può risolvere in ambito scientifico. La scienza non ha tutte le risposte. Questo però non vuol dire, come qualcuno potrebbe essere portato subdolamente a concludere, che non ne ha nessuna. Al contrario, ne ha moltissime. E per fortuna ha quelle che servono, se non a stabilire che cos'è il tempo, a definire e maneggiare le sue unità, sia pure in una finestra di ordini di grandezza (ma una finestra enorme!). Ed è anzi la scienza che ha permesso di calcolare quali sono i suoi stessi limiti. Cosa c'è oltre, resta oggetto solo della speculazione metafisica”.

titolo: Le misure del tempo
categoria: Saggi
autore/i: Gangemi Paolo
editore: Codice Edizioni
pagine: 263
prezzo: € 18.50

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