Saggi

Si stava meglio quando si stava meglio

All'antica
di Marco Ferrazzoli

“All'antica” di Duccio Demetrio esprime una nostalgia che si rivolge non contro il futuro ma verso quel “passato che vorremmo restasse nel presente”. L'autore rimpiange perfino la recente quarantena, “quando facevamo il pane in casa” e “l'agenda era vuota di appuntamenti inutili”. Attenzione, però: “Un uomo che offende e maltratta una donna non è all'antica”, come non lo è “un dispotico aspirante dittatore”

Pubblicato il

Si parte dai libri: lenti, silenziosi, lineari. Per poi proseguire in una sterminata teoria di ricordi, parole, oggetti, evocazioni e spunti tratti dal pensiero filosofico, dalle letterature poetiche e pittoriche del Novecento e del tardo Ottocento. La fonte forse più significativa di questo “All'antica” di Duccio Demetrio è Guido Gozzano, il poeta crepuscolare, assieme a Lalla Romano, Giuseppe Ungaretti, Franco Arminio, Carlo Ossola, Vivian Lamarque (“Non mi dispiace fare le code / C'è tempo per pensare / Per guardare dentro la borsa”), Miguel De Unamuno, Marcel Proust, Pascoli, Leopardi.

Una nostalgia che si rivolge non “contro” il futuro ma verso quel “passato che vorremmo restasse nel presente”, il quale invece “promette e non mantiene”. La “felicità che deriverebbe dall'abbandonarsi all'attimo fuggente altro non è che un inganno, una insidiosa e dolce trappola, l'ombra di un sogno” e l'avvertimento di Demetrio è “non cedere alle lusinghe, ancora una volta, del carpe diem”. O, peggio, della ricerca dell'Universidad Politécnica de Madrid pubblicata su Science Advances di un potente sedativo anestetico, la cui somministrazione sarebbe in grado di aiutare chi soffre di disturbi come sindromi da stress post-traumatico.

Questo porta l'autore a rimpiangere perfino la recente quarantena, “quando facevamo il pane in casa” e “l'agenda era vuota di appuntamenti inutili”. E poi il silenzio, il “tempo privato, segreto”, la giovinezza, la luce del crepuscolo, il “conversare del più e del meno”, i “fantasmi di chi mai conoscemmo”, la scrittura inclinata, i cari ricordi. “Quell'ordine della casa dei nonni, il cui corridoio rappresentava la spina dorsale […] Infranto dalla tecnologia primitiva di un triciclo rosso”.

Attenzione, avverte però Demetrio, del passato si conservano “non modelli di sapere, ma esempi di vita”, quindi: “Un uomo che offende e maltratta una donna non è all'antica”, come non lo è “un dispotico aspirante dittatore”. L'antico è, tautologicamente, “tutto ciò che rivendica con il nostro aiuto il diritto a perdurare finché se ne abbia rimembranza, a essere incluso durevolmente nella memoria”. E quindi, piluccando dal trattato “Iconologia” di Cesare Ripa (1560-1625 c.a.): Amicizia, Amor di virtù, Amor della Patria, Divotione, Docilità, Dominio di se stesso, Equità, Equalità, Fedeltà, Felicità, Fermezza d'amore, Fortezza d'animo e di corpo, Generosità, Giustizia, Gratitudine, Honestà, Hospitalità, Humiltà, Humanità, Imaginatione, Intelligenza…

titolo: All’antica
categoria: Saggi
autore/i: Demetrio Duccio
editore: Raffaello Cortina
pagine: 315
prezzo: € 19.00

 

Tematiche
Argomenti