Ragazzi

Tecnologie per ragazzi

Copertina libro
di Maria Adelaide Ranchino

Federico Taddia, in “Perché i robot sono stupidi?” (Editoriale scienza), intervista Barbara Mazzolai, che dirige il Centro di micro-biorobotica dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit), ponendole domande quali: "Chi ha inventato l'Intelligenza artificiale?", "I robot sono sempre esistiti?"

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Posso diventare amico di un robot? Chi ha inventato l'Intelligenza artificiale? Si può insegnare qualcosa a un computer? I robot sono sempre esistiti? Come fa un robot a muoversi? Queste e tante altre sono le domande che Federico Taddia pone a Barbara Mazzolai, che dirige il Centro di micro-biorobotica dell'Istituto italiano di tecnologia, dove si occupa di robotica bioispirata, ossia la progettazione di macchine prendendo spunto dalle piante. Taddia spiega nelle pagine introduttive che il volume può essere letto “dall'inizio alla fine. Oppure dalla fine all'inizio. Tutto d'un fiato, o a pezzettini. Se ti va, puoi aprire il libro a caso e da quella pagina iniziare il tuo viaggio nel fantastico mondo della robotica. Puoi saltellare tra le domande che più ti incuriosiscono, approfondire gli argomenti che preferisci o gironzolare da una domanda all'altra”. Un utile indice tematico raggruppa i quesiti, così da facilitare il lettore affascinato dalle nuove tecnologie a focalizzare subito l'argomento che vuole approfondire: “Robot e umani”, “Robot e tecnologia”, “Storia della robotica”, “Robot e natura”, “Intelligenza artificiale”, “Informatica e coding”. 

Mazzolai scioglie i dubbi su tecnologia, robotica e informatica con semplicità e leggerezza, non trascurando la spiegazione scientifica di argomenti anche molto complessi. Si scopre così che la parola robot deriva dal ceco robota, che significa lavoro forzato o lavoro duro. “Il termine fu coniato nel 1920 dallo scrittore Karel Capek che nel suo romanzo fantascientifico R.U.R. chiamò così degli esseri semiumani, costruiti assemblando componenti meccanici, che finivano per ribellarsi al dominio degli uomini”. Oppure che alcuni robot possono essere anche artisti “il robot hArt, per esempio, progettato da una società tutta italiana, realizza disegni traducendo in colori e linee la musica che sente e adattando il suo disegno all'ambiente che percepisce”. Ma i robot sono progettati anche per aiutare l'uomo da molto vicino “addirittura dall'interno del nostro corpo. Sto parlando di robot chirurgici. Sono piccolissimi e prendono ispirazione addirittura dai batteri”.

Un libro scritto con ironia ma senza dimenticare il rigore scientifico, e arricchito dalle illustrazioni di Antongionata Ferrari, che disegna con il desiderio di far sorridere i suoi lettori. Il volume fa parte della collana curata da Federico Taddia “Teste toste”, una serie di buffe interviste a scienziate e scienziati italiani vincitrice, nel 2013, del premio Andersen per la miglior collana di divulgazione scientifica per bambini. Il libro sarà disponibile in libreria dal 03/11/2021.

Se alla fine della lettura rimane ancora qualche dubbio o si vuole porre qualche altra domanda si può scrivere all'editore, inviando una mail a testetoste@editorialescienza.it

Posso diventare amico di un robot? Chi ha inventato l'Intelligenza artificiale? Si può insegnare qualcosa a un computer? I robot sono sempre esistiti? Come fa un robot a muoversi? Queste e tante altre sono le domande che Federico Taddia pone a Barbara Mazzolai, che dirige il Centro di micro-biorobotica dell'Istituto italiano di tecnologia, dove si occupa di robotica bioispirata, ossia la progettazione di macchine prendendo spunto dalle piante. Taddia spiega nelle pagine introduttive che il volume può essere

titolo: Perché i Robot sono stupidi?
categoria: Ragazzi
autore/i: Taddia Federico, Mazzolai Barbara
editore: Editoriale scienza
pagine: 96
prezzo: € 12.50

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