Multimediale

Un osservatorio sulla sostenibilità

gis
di Alessandro Frandi

Gis Watch è una comunità collaborativa impegnata a costruire una società dell'informazione aperta, inclusiva e sostenibile grazie ai suoi "osservatori”. Il rapporto sull'Italia di Giacomo Mazzone all'interno del volume “2020-Technology, the environment and a sustainable world: Responses from the global South” evidenzia come a livello internazionale, sui temi legati alla sostenibilità, il nostro paese ne esca positivamente

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Il volume “2020-Technology, the environment and a sustainable world: Responses from the global South” di Gis Watch, la comunità collaborativa impegnata a costruire una società dell'informazione aperta, inclusiva e sostenibile, punta a capire il ruolo costruttivo che la tecnologia può giocare nell'affrontare le crisi climatiche, suggerendone un uso sfumato e contestuale, necessario per raggiungere una reale sostenibilità. Al suo interno propone molti rapporti, sia nazionali che regionali, ed è disponibile e scaricabile sulla pagina dedicata alla serie dei Gis Watch (Global Information Society) insieme a tutti i numeri precedenti.

Nell'introduzione del rapporto di Giacomo Mazzone, dal titolo “Environmental sustainability: transfer of technology and experiences from Italy to countries in the global south”, si rimarca che, data la sua posizione al centro del Mediterraneo e la sua vicinanza all'Africa, al Medio Oriente e all'Asia, l'Italia è sempre stata la porta dell'Europa per queste regioni. Questo ruolo di ponte naturale è stato incoraggiato dai governi italiani dopo la Seconda guerra mondiale e la fine del colonialismo, con specifiche politiche di cooperazione nei settori culturale, educativo e scientifico.

Il rapporto elenca una serie di attori istituzionali di primissimo piano in relazione a progetti ambientali sostenibili. Le principali agenzie italiane coinvolte nella cooperazione allo sviluppo sono l'Enea, il Cnr e l'Agenzia spaziale italiana (Asi), che ha sviluppato una politica di cooperazione con i Paesi dell'Africa e dell'Asia, per promuovere l'uso dei dati satellitari, in particolare nel contesto dell'ambiente e dei cambiamenti climatici. Il progetto dell'Asi “Prisma” consiste in un sistema di osservazione della Terra con strumenti elettro-ottici, che integra un sensore iperspettrale con una telecamera a media risoluzione, sensibile a tutti i colori (ovvero pancromatica). Prisma, grazie alla sua orbita polare, copre tutta la Terra. Può rilevare il livello di umidità del suolo, documentando il progresso della desertificazione e prevedendo l'aumento dei rischi di incendi selvaggi, nonché la presenza di metalli, rivelando discariche di materiali pericolosi.

Tra i progetti innovativi promossi dal Consiglio nazionale delle ricerche, l'Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa) ha ideato in Puglia una tecnologia che depura le acque inquinate da processi industriali, grazie alla quale l'Istituto ha iniziato a cooperare con diversi Paesi africani per ridurre l'inquinamento creato dai rifiuti liquidi urbani. Un'altra tecnologia molto promettente sviluppata dal Cnr-Irsa sta testando l'efficacia degli alberi di pioppo per pulire i suoli contaminati. Il primo impianto di prova ha avuto un discreto successo ed è anche in grado di produrre biodiesel a rifiuti zero.

L'Istituto per la bioeconomia (Cnr-Ibe) con sede a Firenze sta sperimentando l'uso di droni in agricoltura per prevenire gli effetti della siccità e preservare le riserve alimentari. Questa iniziativa è opera dell'Osservatorio sulla siccità, un'unità del Cnr specializzata nella risoluzione dei problemi causati dal cambiamento climatico, che fornisce servizi operativi rivolti a decision makers, gestori, agricoltori e stakeholders per il bacino del Mediterraneo e l'Europa centrale.

titolo: Environmental sustainability: transfer of technology and experiences from Italy to countries in the global south
categoria: Multimediale
autore/i: Mazzone Giacomo
editore: Global Information Society Watch