Rivista

Sapere, prima rivista italiana di divulgazione

sapere
di Alessandro Frandi

Nell'ultimo numero il bimestrale si presenta con una grafica rinnovata e moderna, espressione di una scienza che vuol parlare a tutti ma con rigore. Alla versione cartacea del periodico si affianca anche un sito internet con news e rubriche. Tanti i contributi di ricercatori del Cnr

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Sapere è la più antica rivista di divulgazione scientifica italiana: la sua fondazione da parte dell'editore Ulrico Hoepli risale al 1935, a dirigerla è Nicola Armaroli ricercatore dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr. Sin dalla nascita ha voluto rispondere alla domanda di un sapere scientifico rigoroso ma allo stesso tempo chiaro, comprensibile e soprattutto fruibile. Accanto alla versione cartacea l'attuale editore Dedalo ne propone oggi anche una on line. I contenuti sono garantiti da un comitato editoriale e scientifico di studiosi. Il bimestrale si interroga sull'attualità scientifica e la storia delle idee, ponendo ai lettori interrogativi utili e inducendoli a sviluppare il loro senso critico; numerose le sezioni con news di attualità, recensioni, articoli di approfondimento, rubriche e largo uso della graphic novel, dell'infografica e della fotografia.

Il numero di aprile 2021 propone diversi contributi di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche. Vincenzo Palermo, direttore dell'Istituto per la sintesi organica e la foto reattività, con l'articolo “Il genio più pazzo del mondo” parla in dettaglio della figura di Nikola Tesla e delle sue divergenze con Thomas Edison, la maggiore delle quali “è sulla corrente elettrica. Edison ha fatto grandi investimenti e sviluppato macchinari che funzionano con corrente continua (Dc). I motori elettrici del tempo lavorano con corrente Dc, che scorre in una bobina di rame tra due magneti, facendo ruotare la bobina. Dopo mezzo giro la corrente deve essere invertita, per continuare il giro, grazie a spazzole metalliche. A vent'anni Tesla aveva avuto un'idea pazza e geniale; invece di usare magneti fissi, pensa di creare un campo magnetico rotante. Il segreto è usare corrente alternata (Ac), che non deve essere invertita con le spazzole”. Scrive Palermo: “Oggi Tesla sarebbe felice di vedere che abbiamo dato il suo nome all'unità di misura del campo magnetico. Sarebbe ancora più contento di vedere centinaia di migliaia di macchine elettriche sfrecciare per le strade col suo nome; sono le Tesla di Elon Musk. Quello che lo farebbe più felice è che le Tesla sono alimentate da batterie Dc, ma usano motori Ac, discendenti del motore che gli apparve in mente, già perfetto, quando aveva vent'anni”.

Alina Polonia si occupa di geologia presso l'Istituto di scienze marine del Cnr e nel suo articolo “Effetti inaspettati (?) del riscaldamento globale” spiega i possibili risvolti devastanti del 'global warming' dal punto di vista geologico. Roberto Natalini, matematico e direttore dell'Istituto per le applicazioni del calcolo, coinvolge il lettore in un'esperienza fantasiosa di calcolo astratto con il suo “Il ladro di biscotti”. Infine, con “Proteine operaie”, Massimo Trotta, ricercatore presso l'Istituto per i processi chimico-fisici, illumina sulla cosiddetta proteina spike (S) “che tormenta il nostro sonno e che circonda come una corona di spilli il temuto virus Sars-CoV-2, incredibilmente e terribilmente efficace nel compiere il lavoro per il quale è preposta. La proteina S è solo l'avanguardia della sindrome, ma senza la sua capacità di sfondare le difese cellulari, il virus sarebbe inefficace”.

titolo: Sapere
categoria: Rivista
autore/i: Armaroli Nicola
editore: Dedalo
pagine: 64
prezzo: € 8.00