Cinema

Da Milano al Polo Nord

Locandina del documentario Lasciando la Baia del Re
di Rita Bugliosi

È il viaggio che compiono le due protagoniste di 'Lasciando la Baia del Re', il documentario di Claudia Cipriani. Girato tra la periferia degradata del capoluogo lombardo e la base del Cnr 'Dirigibile Italia' nei ghiacci artici, il lungometraggio è tra i finalisti ai David di Donatello

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Tra i sei finalisti candidati come miglior documentario ai premi David di Donatello, che verranno consegnati il 4 maggio, c'è anche 'Lasciando la Baia de Re', che Claudia Cipriani ha girato tra Milano e il circolo polare artico, dove è stata ospite della base del Cnr 'Dirigibile Italia'.

Il lungometraggio, già selezionato tra le opere dell'edizione 2012 del Trento film festival, in corso dal 26 aprile al 6 maggio, inizia con le immagini d'epoca della spedizione con cui Umberto Nobile nel 1928 tentò di sorvolare il Polo Nord a bordo del Dirigibile Italia, partendo proprio dalla Baia del Re. Nome con cui ai suoi abitanti piace chiamare il quartiere Stadera, un luogo all'estrema periferia sud del capoluogo lombardo che il film mostra desolato, nebbioso e freddo quasi come una landa polare.

Dai ghiacci la telecamera si sposta negli spazi angusti dell'Associazione Baia del Re, dove la regista dedica tre pomeriggi a settimana all'insegnamento, filmando ciò che accade nel doposcuola che riunisce adolescenti a rischio. I ragazzini con i loro sogni e i loro problemi famigliari sono il centro della storia, che si concentra però soprattutto su una di loro, Valentina. Tra la ragazza e Claudia nasce un legame forte ed è lei a passare dietro la telecamera quando alle scene dei 'ragazzi di vita' meneghini si alternano quelle della gravidanza della regista che, con gioia e consapevolezza, si prepara a dare alla luce Dalia.

Una scena del documentario Lasciando la Baia del Re

Valentina riprende la pancia sempre più grande della futura mamma, registra le sue emozioni e le sue paure, la sua impazienza e i suoi dubbi.  All'improvviso il documentario ha un blackout, un lungo stacco che fa comprendere allo spettatore che è trascorso del tempo e che è successo qualcosa di importante: Claudia ha perso la bambina. E, nello stesso periodo, la mamma di Valentina, sempre in lotta con la dipendenza dalla droga, è morta.

Gli eventi traumatici spingono le due donne a intraprendere insieme un lungo viaggio, che le porta nella vera Baia del Re, in prossimità del Polo Nord. Qui, a contatto con i suggestivi paesaggi artici, con le distese immense di ghiaccio, con il silenzio, in un ambiente abitato solo da pochi ricercatori impegnati nei loro studi e tra i quali ci sono quelli della base scientifica del Cnr, Claudia e Valentina ritrovano la forza per superare il lutto e andare avanti.

Delicato e ruvido, autentico e poetico nello stesso tempo, il documentario della Cipriani racconta con efficacia il percorso che le due protagoniste compiono dentro e fuori di loro.

La scheda

Titolo: Lasciando la Baia de Re

Regia: Claudia Cipriani

Cast: Claudia Cipriani, Valentina Barile

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