Focus: RiScattiamo la scienza

La scienza spiegata ai più piccoli

foto mamma e bambina
di Anna Capasso

Una madre mostra alla sua bambina un microscopio, aprendole gli occhi verso le meraviglie della ricerca. È questa la foto preferita dal mondo della rete con il voto online, che lancia un messaggio di speranza sul nostro futuro

 

 

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Che meraviglia osservare attraverso un microscopio! Si scopre un mondo nuovo, fatto di colori e particolari inimmaginabili. Soprattutto se a guardare sono gli occhi di un bambino. La foto 'Mamma scienza', una bimba protesa verso il microscopio seguita dallo sguardo amorevole della madre ricercatrice, è stata la più gradita dal mondo della rete, grazie al voto on-line proposto a conclusione del concorso fotografico 'RiScattiamo la scienza'.

"Lo scatto è nato con l'intento di rimandare a un messaggio chiaro e forte: il futuro della ricerca italiana. Per questo motivo, l'idea di immortalare madre e figlia, l'oggi e il domani, è parsa la maniera più naturale e incisiva per diffondere il mio messaggio e interpretare al meglio lo spirito del concorso", dice Marco Grasso, autore della foto e amministrativo dell'Istituto per i processi chimico-fisici (Ipcf) del Cnr di Messina. "Il microscopio può essere un mezzo per stimolare, con un approccio intuitivo e non condizionato da schemi, la naturale curiosità dei bambini verso ciò che li circonda. Perché la scienza è fatta anche di emozioni, di divertimento".

 

foto mamma e bambina di marco grasso

Non avrebbe mai immaginato di farsi fotografare sul luogo di lavoro con la figlia: eppure, quando le è stato proposto, la mamma-ricercatrice Barbara Fazio, dell'Ipcf-Cnr di Messina, ha accolto subito la richiesta con entusiasmo. "Mi piaceva il messaggio che il collega voleva trasmettere e la conseguente scelta dei soggetti: un bambino, i suoi occhi curiosi volti alla scienza, e il genitore, colui che ha il ruolo di guidare il figlio verso il futuro e quindi verso la scienza stessa", spiega Fazio. "Mi piaceva inoltre l'idea che mia figlia potesse indirettamente prendere parte alla mia vita lavorativa, vedere i laboratori, rimanere incuriosita dalle luci dei laser, dai microscopi, dalle provette".

"Tante volte si pensa che i ragazzi provino interesse solo se attirati da effetti speciali o novità ultra-tecnologiche, dimenticando quanto sia importante dar loro attenzione quando pongono interrogativi, condividendone le curiosità. Molto spesso sono gli stessi genitori a trasmettere con amore ed entusiasmo le proprie passioni ai figli", sostiene Armida Torreggiani, chimico dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof) del Cnr di Bologna e divulgatrice. "Grazie alla mia esperienza di mamma e ricercatrice, ho pensato fosse giusto aprire un 'canale di comunicazione' verso il mondo della scuola, proponendo iniziative dove i ragazzi potessero capire la chimica sperimentando e utilizzando oggetti come pipette, beute, palloncini tarati, così da comprendere come la scienza possa aiutare a vivere meglio il nostro quotidiano".

 

Fonte: Marco Grasso, Istituto per i processi chimico-fisici, Faro Superiore Messina , email marco.grasso@ipcf.cnr.it - Armida Torreggiani, Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività, Bologna , email armida.torreggiani@isof.cnr.it -

 

 

 

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