Vita Cnr

Vela: così si riducono i consumi

tecnologia e mare
di Marina Landolfi

Grazie a una particolare elica a pale mobili, realizzata dall'Insean-Cnr per la prima barca a vela ibrida, si ottiene un risparmio del 20%. L'imbarcazione è stata realizzata nell'ambito del progetto europeo 'Hymar', ed è stata presentata al salone nautico di Southampton (Uk)

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'Hymar' ('High efficiency hybrid drive trains for small and medium sized marine craft) è un progetto finanziato dall'Unione Europea, che si rivolge al mondo delle barche a vela ibride e che ha visto i suoi risultati scientifici rappresentati in prima mondiale al salone nautico di Southampton (Uk), con la presentazione del 42 piedi 'Armorel', prima imbarcazione a vela ibrida a 360°.

Iniziato nel maggio 2009 e coordinato dal consorzio Icomia (International Council of Marine Industry Association), il progetto ha riunito le migliori aziende europee che operano nel settore della produzione nautica per affrontare e risolvere i problemi della gestione dell'energia, della potenza e dei consumi delle barche a vela. Unico partner scientifico del consorzio, l'Istituto di ricerca nel settore dell'ingegneria navale e marittima (Insean) del Cnr di Roma ha analizzato l'efficienza propulsiva di 'Autoprop', una particolare tipologia di elica utilizzata da queste imbarcazioni.

barche a vela ibride

Tali eliche hanno le pale mobili e libere di ruotare, così da orientarsi sempre nella configurazione di energia minima. "Quando si va a vela e vengono trascinate dal flusso idrodinamico in cui si trovano a operare, diventano delle dinamo che producono energia", afferma Salvatore Mauro, responsabile Insean-Cnr del progetto. "Se confrontate con analoghi propulsori, producono una maggior quantità di energia elettrica, che viene immagazzinata e resa utilizzabile a bordo".

Per l'aumento dell'efficienza propulsiva dell'insieme mozzo-pale è stata effettuata una ricerca teorico-sperimentale. "Lo studio della geometria originale è stato caratterizzato tramite verifiche ottenute con processi di ottimizzazione numerica multi obiettivo. Si è così ottenuta una nuova geometria ottimizzata, realizzata e montata in scala reale sulla linea d'assi di Armorel, poi testata in Svezia e Cornovaglia, con motore a combustione ed elettrico", conclude l'esperto.

I risultati ottenuti sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa: durante le prove in mare alle varie andature sono stati riscontrati aumenti della performance tra il 5% ed il 15%, registrando una riduzione dei consumi di circa il 20%, a parità di condizioni operative.

Fonte: Salvatore Mauro, Insean-Cnr, tel. 06/50299271 , email salvatore.mauro@cnr.it -

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