Vita Cnr: Principio di precauzione

Misteri di tastiere e corrimano

scale mobili
di Sandra Fiore

I quesiti degli ascoltatori del 'Ruggito del coniglio' di questo numero riguardano la disposizione delle lettere sulla tastiera del computer e perché il corrimano scorre più veloce della scala mobile. Hanno risposto Anna Vaccarelli dell'Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa e Massimo Martelli dell'Imamoter-Cnr di Cassana (Fe)

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Proseguiamo nella collaborazione con il 'Ruggito del coniglio', la trasmissione di Radio 2 condotta da Antonello Dose e Marco Presta che va in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 8. I due quesiti posti dagli ascoltatori questa volta riguardano curiosità di carattere tecnico molto 'quotidiane'.

Michele vuole sapere perché il corrimano delle scale mobili è più veloce delle scale stesse. "La distanza lineare percorsa dal corrimano per effettuare un giro completo è diversa dalla distanza percorsa dai gradini a causa delle caratteristiche geometriche del sistema", spiega Massimo Martelli, ingegnere meccanido del Cnr di Cassana (Fe). "Corrimano e gradini sono trascinati da due ruote distinte e di dimensioni diverse, entrambe azionate mediante rinvii a puleggia, ossia ruote trascinate da una cinghia, dallo stesso motore elettrico. Pertanto, per avere un giro esatto di corrimano a ogni giro dei gradini, è necessario che i rinvii siano opportunamente dimensionati, secondo il rapporto delle distanze da percorrere. Una piccola variazione in tale dimensionamento compromette il sincronismo tra i due movimenti producendo l'effetto riscontrato di diversa velocità".

Pierfilippo chiede invece con quale criterio è stata decisa la distribuzione delle lettere sulla tastiera dei computer. A rispondere, in questo caso, è Anna Vaccarelli. "La distribuzione delle lettere sulle tastiere risponde al sistema Qwerty, il cui nome deriva dalla sequenza delle lettere dei primi sei tasti della riga superiore. A brevettarlo fu, nel 1864, Christopher Sholes, che lo vendette alla Remington and Sons nel 1873 e da allora apparve sulle macchine per scrivere" spiega l'esperta dell'stituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa. "Per facilitare la composizione, nella tastiera Qwerty le lettere più utilizzate furono separate in modo da evitare che si incastrassero i martelletti".

Questo schema è poi passato ai pc. "Ovviamente le tastiere dei pc non devono tenere conto dei problemi di digitazione che affliggevano le vecchie macchine per scrivere, ma lo schema Qwerty è rimasto dominante, poichè rende indubbiamente più veloce la scrittura poiché divide i tasti tra le due mani", prosegue Vaccarelli. "I tasti corrispondenti alla F e alla J sono inoltre evidenziati da un elemento riconoscibile al tatto cosicché, gli altri tasti possano essere raggiunti più agevolmente a memoria".

Nella tastiera italiana mancano le vocali maiuscole accentate, "mentre quella internazionale o americana permette di comporre lettere maiuscole e minuscole con vari accenti più semplicemente", conclude Vaccarelli. "E' comunque abbastanza semplice, in genere, memorizzare e modificare i sistemi più comodi per digitare caratteri particolari che siano utilizzati spesso, sostituendo alcune delle combinazioni fornite di default. Chi usa il Pc dispone poi di alcuni tasti divenuti di uso diffusissimo come il ctrl, abbinato a C per copiare, X per cancellare e V per incollare. I computer dispongono anche della tastiera numerica, particolarmente utie per velocizzare le operazioni aritmetiche".

 

Fonte: Massimo Martelli, Istituto per le macchine agricole e movimento terra, Cassana , email m.martelli@imamoter.cnr.it - Anna Vaccarelli, Istituto di informatica e telematica, Pisa, tel. 050/3152635 , email anna.vaccarelli@iit.cnr.it -

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