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Racconti di pelle

tatuaggi
di Marina Landolfi

In mostra al museo M9 di Mestre (Ve) il mondo dei tatuaggi. Un percorso che esplora, dalle origini fino ai nostri giorni, i significati che questo strumento espressivo ha assunto nel corso dei secoli. Apertura sino al 17 novembre

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Al Museo del '900 - M9 di Mestre (Ve) è in mostra, fino al 17 novembre 2019, "Tattoo. Storie sulla pelle", rassegna di fotografie d'autore e opere d'arte contemporanea che racconta le società e le culture che si sono distinte per l'uso di pratiche e tecniche nell'arte millenaria dei tatuaggi, esplorandone la dimensione storico-sociale, antropologica e artistica. Forma d'arte che ha adottato diversi significati nel corso dei tempi, il tatuaggio è espressione di appartenenza, condizioni sociali, gerarchie e identità delle persone che nei secoli si sono tatuate.

tattoo

Curata da Luca Beatrice e Alessandra Castellani e organizzata in collaborazione con la Fondazione Torino musei, l'esposizione, che si sviluppa in cinque sezioni (Oriente, Riti di passaggio, Italia e Mediterraneo, Outcast e fuorilegge, Dall'underground al mainstream), è un viaggio nel tempo a partire dalle immagini dei tatuaggi rinvenuti sulle mummie: marchio degli sconfitti (schiavi e fuorilegge), ma anche elemento per identificare presunti poteri magici e curativi. La pratica del tatuaggio venne ripresa nel Settecento dai navigatori in rotta per il Sud-est asiatico e l'Oceano Pacifico che entrarono in contatto con i popoli che lo realizzavano. La parola tattoo deriva da Tau-tau, termine che gli abitanti di Tahiti utilizzavano per indicare il tatuaggio, riferendosi al suono prodotto dal picchiettare del legno sull'ago per bucare la pelle, e da tattow, prima trascrizione che ne fa James Cook, una volta sbarcato sull'isola nel 1769.

Nell'Ottocento l'antropologo Cesare Lombroso riconduce la condizione dei criminali tatuati a quella dei cosiddetti primitivi, ponendo per la prima volta in ambito scientifico questa pratica descritta dai viaggiatori, mentre nel Novecento il tatuaggio diviene simbolo di ribellione, soprattutto fra i giovani. Oggi è considerata un'espressione d'arte, come dimostra lo spazio espositivo dedicato ai più esperti tatuatori contemporanei, tra cui Tin-Tin, Filip Leu e Claudia De Sabe, e al legame tattoo-creatività con opere di Wim Delvoye, che ha tatuato maiali non destinati all'alimentazione, Valie Export e Mary Coble con temi legati al femminismo e Fabio Viale, con le sculture in marmo tatuate.

La mostra è affiancata dalle immagini di Tattoo Off, sezione a cura di Massimiliano Maxx Testa che contiene i lavori dei più importanti tatuatori internazionali.

Informazioni:

Che cosa: mostra "Tattoo. Storie sulla pelle"

Quando: fino al 17 novembre 2019

Dove: M9 - Museo del ’900,via Giovanni Pascoli 11, Mestre (Ve)

Info: https://www.m9museum.it/it/news-ed-eventi

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