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Al Gemelli, un'aula intitolata a Castiglioni

medicina riconoscimento
di Marina Landolfi

Sarà dedicata a Gian Carlo Castiglioni, figura di grande umanità e professionalità nel campo medico, un'aula dell'Istituto di clinica chirurgica dell'ospedale romano. La cerimonia si tiene il 15 gennaio

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A 26 anni dalla scomparsa, il 15 gennaio 2020 alle 13.00, un'aula dell'Istituto di clinica chirurgica del Policlinico A. Gemelli di Roma verrà intitolata a Gian Carlo Castiglioni, dal 1963 medico e docente del nosocomio romano, dove era giunto dopo numerose esperienze, tra l'altro negli atenei di Padova, Ancona e Cagliari. Una figura di grande professionalità, dotata di un forte spirito di comunicazione con il paziente, di severa deontologia e di approfondito studio delle nuove scoperte della medicina. Tra le tappe della sua significativa carriera al Gemelli: il contributo alla costruzione dei reparti chirurgici e delle sale operatorie; l'attivazione della divisione di emodialisi e del laboratorio di immunologia; il primo trapianto di rene, che ha dato inizio alla serie di trapianti di organo; l'attivazione del reparto di cardiochirurgia e dei centri di terapia intensiva nella clinica chirurgica. Il suo interesse per la terapia dello shock e del trauma lo portò a fondare, nel 1969, il Centro per lo Studio della fisiologia dello shock con il Consiglio nazionale delle ricerche.

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Nel 1986 eseguì il primo trapianto epatico. Il suo insegnamento etico, sintetizzato nel testo del 1966 "Per i medici di domani", tuttora attuale nella formazione dei giovani studenti, metteva in guardia i futuri medici dalla disumanizzazione della medicina. Direttore della “Rivista di chirurgia e patologia sperimentale” e della fondazione del “Bollettino della società italiana di chirurgia”, è stato insignito delle più ambite onorificenze: Medaglia d'oro della sanità, della Pubblica istruzione e Cavaliere dell'ordine di San Gregorio Magno per volere di Giovanni Paolo II.

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