Focus: RiScattiamo la scienza

Test in acqua

fotografie scientifiche
di Marina Landolfi

Ha immortalato il 'decollo' dell'idrovolante Idintos nel bacino dell'Insean-Cnr Massimo Guerra, autore dell'immagine vincitrice per la sezione 'Materia ed energia'

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La forza dell'idrovolante, mezzo legato al passato anche se proiettato al futuro, viene colta nel momento del decollo da 'Volare sull'acqua', la foto di Massimo Guerra, dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean) del Cnr di Roma, vincitrice del concorso fotografico 'RiScattiamo la scienza' per l'area Materia e energia.

"La foto è stata eseguita con una Canon Eos 5D Mark 2, con obiettivo zoom Canon Ef 24/70 mm. Il risalto al modello è stato dato tramite quattro lampade a luce continua poste in controluce. Un flash 580EXII, posto dietro al modello, ha impedito che la luce colpisse il lato in ombra della fusoliera e rendesse così visibile il raggio laser", spiega Guerra. "Il tempo di esposizione impiegato è stato 1/25: abbastanza lento per catturare da una parte la luce laser intermittente e, nello stesso tempo, far sì che l'acqua, desse la sensazione del movimento".

La foto del 'decollo sull'acqua' è stata scattata durante le prove preliminari nel bacino rettilineo n. 1 dell'Insean-Cnr, una delle più grandi vasche navali al mondo (lunga 470 m, larga 13,5 m e profonda 6,5 m), dove si sono effettuati i test sperimentali su modello in scala di un idrovolante, Idintos, in fase di decollo per la valutazione del comportamento dinamico e di eventuali fenomeni di instabilità.

idrovolante

"I test sperimentali di Idintos, eseguiti nell'ambito di un progetto di ricerca della regione Toscana per la promozione di un polo aereonautico regionale, sono stati finalizzati alla realizzazione di un idrovolante ultraleggero a basso impatto ambientale e con una maggiore sicurezza", precisa Franco Di Ciò del gruppo di ricerca dell'Istituto.

Sono state le prime prove dinamiche in vasca mai condotte in Italia su un idrovolante, con una campagna di circa 300 corse eseguite e 500 rilievi acquisiti per altrettante condizioni di prova. "La parte più complessa è stata la simulazione delle componenti aerodinamiche del velivolo, necessaria per una verifica realistica dell'insorgenza di fenomeni di instabilità. L'obiettivo è stato raggiunto utilizzando sistemi innovativi che hanno riprodotto i fenomeni alari in maniera efficace e non invasiva", conclude il ricercatore.

 

Fonte: Franco Di Ciò, Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale del Cnr, Roma, tel. 06/50299 219 , email franco.dicio@cnr.it -

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