Focus: RiScattiamo la scienza

Un fiore hi tech

Nanopetali
di Cecilia Migali

La nanoarte vince nella sezione 'Materia ed energia' del contest fotografico indetto per il novantennale del Cnr. La micrografia è di Simone Battiston dello Ieni di Padova e rappresenta artisticamente l'ossido di titanio, materiale dalle molte potenziali applicazioni nella sensoristica e nell'energetica

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È una suggestiva opera di nanoarte, l'immagine catturata da Simone Battiston, ricercatore dell'Istituto per l'energetica e le interfasi (Ieni) del Cnr di Padova, vincitrice nella sezione 'Materia ed energia' del concorso fotografico indetto dal Cnr per celebrare i 90 anni della sua fondazione. 'Nanopetali di ossido di titanio', questo il titolo, è una foto sperimentale che evoca il tricolore nazionale fondendo gusto estetico e tecnologia.

"La formazione floreale è stata realizzata tramite deposizione da fase vapore su un substrato di carbonio nanostrutturato", spiega l'autore. "Ho ottenuto l'immagine tramite un microscopio elettronico a scansione e poi l'ho colorata digitalmente. La nanoarte si serve infatti delle più disparate tecniche di microscopia, quotidianamente impiegate per attività di ricerca, per restituire artisticamente allo spettatore atomi, molecole o strutture di nanomateriali".

In questo approccio artistico, il carattere creativo è strettamente connesso con quello scientifico. In questo caso tutto parte dall'ossido di titanio. "È un materiale dalle grandi potenzialità, che potrebbe avere numerose applicazioni future, in particolare nel campo della sensoristica e dell'energetica", prosegue il ricercatore. "L'ossido di titanio ha un'elevata efficienza fotocatalitica, ma possiede anche un'ottima stabilità fotochimica, è atossico e di basso costo. Proprio per queste caratteristiche, i materiali nanostrutturati da esso ricavati sono largamente studiati per l'impiego in dispositivi per la conversione fotoelettrochimica dell'energia solare in elettricità o per la produzione diretta di idrogeno dall'acqua mediante l'irraggiamento solare".

La ricerca su questo materiale è in continua evoluzione. "Al momento, la nostra attività sperimentale è focalizzata alla comprensione e all'ottimizzazione dei meccanismi di formazione e crescita di queste innovative strutture nanocomposite ibride e a una loro più approfondita caratterizzazione strutturale e funzionale. La speranza è di poter incrementare le proprietà fotocatalitiche e arrivare a un loro utilizzo nei tipici settori di impiego dell'ossido di titanio", conclude Battiston.

Fonte: Simone Battiston, Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l'energia, tel. 049/82958771 , email simone.battiston@cnr.it -