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Abbattere la Co2? Vento, bici e (molta) fantasia

di Anna Capasso

Edifici a impatto zero per le università, oltre 400 km di piste ciclabili, montagne russe alimentate con l'eolico e una suggestiva linea di turbine a vento sul mare che porta energia a case, scuole, negozi. E' Copenhagen, scelta come sede del prossimo 'Top meeting' sul clima, città che aspira a diventare 'carbon neutral' entro il 2025.

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Edifici a impatto zero per le università, oltre 400 km di piste ciclabili, montagne russe alimentate con l'eolico e una suggestiva linea di turbine a vento sul mare che porta energia a case, scuole, negozi. E' Copenhagen, scelta come sede del prossimo 'Top meeting' sul clima, città che aspira a diventare 'carbon neutral' entro il 2025.
"Non c'è da meravigliarsi, la capitale danese è tra le città che più hanno investito nel settore delle energie rinnovabili, forte anche di una cultura 'sostenibile' che coinvolge l'intera nazione", afferma Anna Maria Sempreviva, ricercatrice dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, responsabile dell'unità organizzativa di Lamezia Terme e consulente scientifica al Risoe laboratory, il più prestigioso centro europeo per l'energia eolica. "Già nel 1918 il contributo dell'eolico al fabbisogno energetico della Danimarca arrivava al 3%, oggi copre più del 20% e ha permesso, dal 1990 ad oggi, di abbattere del 13,3% le emissioni di anidride carbonica (Co2)".

Risultati ottenuti anche grazie alla costruzione di Middelgrunden, il grande parco eolico offshore, sul mare, inaugurato nel 2001. "Si tratta di 20 generatori disposti ad arco nel mezzo del trafficatissimo stretto dell'Oeresund, di fronte alla città", spiega Sempreviva, che ha partecipato alla valutazione tecnica del progetto. "Il design, elegantissimo, del parco è stato preparato accuratamente, coinvolgendo fattivamente anche la popolazione. Infatti, Middelgrunden è il primo parco cooperativo al mondo: la metà delle azioni appartiene a una società privata a partecipazione statale, l'altra metà è degli 8.552 privati cittadini che hanno aderito all'offerta pubblica di azioni, guadagnando mediamente il 7% di interesse annuo. Oltretutto, il parco permette un risparmio di 24.470 tonnellate (ton) di carbone, ossia 68.000 ton di Co2 in meno".
Anche il teleriscaldamento, ottenuto con il calore sviluppato dagli inceneritori, ha la sua importanza in termini di sostenibilità ambientale "Il 96% delle abitazioni di Copenhagen usufruisce di acqua calda e riscaldamento anche grazie a questo sistema", precisa la ricercatrice.

Sebbene negli ultimi anni il traffico automobilistico sia in aumento, oltre un terzo dei cittadini di Copenhagen va a lavoro in bici. "La ferrea politica ambientalista delle autorità governative scoraggia da sempre l'uso della macchina, imponendo tasse altissime, il doppio di quelle italiane", prosegue Sempreviva. "Contemporaneamente, però, garantisce ai cittadini oltre 400km di piste ciclabili e mezzi pubblici puntuali e sempre efficienti".
Ma in Danimarca sanno anche essere molto fantasiosi. L'ultima novità appoggiata dal governo danese per diminuire il riscaldamento globale è quella di incentivare l'uso dei preservativi per il controllo delle nascite. "Una recente indagine del London business school dimostra che per ogni 7 dollari spesi in contraccezione, per il controllo della popolazione e quindi dei consumi, si abbatte oltre una tonnellata di emissioni di Co2", conclude Sempreviva. "Un sistema, secondo i danesi, molto più efficace ed economico dell'investimento nell'eolico, il cui equivalente abbattimento di Co2 costerebbe invece 24 dollari".

Fonte: Anna Maria Sempreviva, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, Roma, tel. 06/ 49934279, email am.sempreviva@isac.cnr.it

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