Focus: Franco Battiato

Non serve una spiaggia solitaria

Pontile
di Emanuele Guerrini

Grazie ai vaccini e alla diminuzione dei contagi da Sars-Cov-2, quest'estate non ci sarà bisogno di una “solitary beach” come quella descritta dalla canzone di Battiato. Bisogna comunque mantenere l'attenzione alta, perché il virus circola ancora e nei luoghi affollati al chiuso la mascherina rimane la migliore protezione. Lo conferma Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche

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“Passammo l'estate su una spiaggia solitaria…” Inizia così “Summer on a solitary beach” di Franco Battiato, singolo estratto dall'album “La voce del padrone”, uscito a settembre di 40 anni fa. Descrivendo una condizione quasi onirica dove “l'aria delle cose diventava irreale”, Battiato canta immagini di isolamento che suscitano emozioni diverse in chi le ascolta, portandolo con la mente alla stagione estiva ormai alle porte. Il desiderio di vacanza è reso oggi ancora più intenso dal difficile periodo vissuto in questi mesi a causa dell'epidemia di Covid-19. Ma quale estate ci aspetta?

“In primavera la situazione epidemiologica in Italia sta migliorando. Ai primi di aprile si registravano oltre 570.000 persone contagiate, mentre nell'ultima settimana di maggio la cifra è scesa al di sotto di 230.000, quindi più che dimezzato”, spiega il virologo Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare (Igm) del Consiglio nazionale delle ricerche. “Anche i ricoveri sono diminuiti nello stesso periodo: quelli in area Covid da quasi 30.000 a meno di 7.000 e quelli in terapia intensiva da più di 3.500 a circa 1.000 unità”.

Anche i decessi mostrano un lento ma costante calo. “Il merito di questa decisa attenuazione della circolazione del virus è da ascriversi soprattutto al progredire della campagna di vaccinazione: con oltre 30 milioni di dosi somministrate e una copertura vaccinale completa di oltre l'80% degli ultra ottantenni, i più esposti a rischio di gravi complicazioni e morte, la vaccinazione ha contribuito in maniera determinante ad alleggerire la situazione”.

A questi fattori si deve aggiungere anche il contributo che sta iniziando a dare la bella stagione. “Pur non potendo l'effetto climatico compensare in maniera decisiva l'elevata circolazione del virus in una popolazione ancora significativamente suscettibile, è indubbio che le condizioni di temperatura e umidità tipiche dell'estate nelle zone temperate riducono la trasmissibilità del virus”, prosegue il ricercatore.

Spiaggia con bagnanti

Con queste premesse, la speranza di poter godere dell'estate sembra giustificata, ma con le dovute attenzioni. “Non dovrà essere una stagione spensierata. Il virus circola ancora e fin tanto che la copertura vaccinale non arriverà a interessare almeno il 70-75% della popolazione, c'è il rischio di avere nuovi focolai”, avverte Maga. “La pandemia non è finita, basta guardare oltre i confini nazionali per trovare situazioni ancora molto intense e drammatiche. I virus non conoscono frontiere e il rischio di reintroduzione da aree colpite esiste”. Tuttavia le prospettive sono migliori rispetto a un anno fa. “Nel 2020 il virus è stato rallentato molto dal lockdown strettissimo di marzo e aprile, ma la popolazione era ancora completamente suscettibile ed è bastato allentare l'attenzione perché l'epidemia riprendesse forza, arrivando alla situazione esplosiva di ottobre-novembre. Oggi partiamo con una difesa fondamentale: i vaccini”, prosegue il direttore  del Cnr-Igm.

Quindi, sarà possibile godere di spiagge, resort, ristoranti ma la cautela e la vaccinazione sono d'obbligo. “Situazioni di affollamento, soprattutto in ambienti chiusi come centri commerciali o mezzi di trasporto, rimangono potenziali eventi in grado di accendere nuovi focolai. In questi casi, quando non sia possibile rispettare il distanziamento, la mascherina rimane la nostra migliore protezione”, conclude Maga. “L'estate è l'occasione per riprenderci dalle fatiche di un anno difficile, ma è anche la premessa per poter arrivare a un autunno, stagione ideale per la circolazione di questo virus, meno 'caldo' di quello passato”.

(nell'illustrazione una de  "Le più belle frasi di Osho" di Federico Palmaroli, pubblicate in vari libri, sui social e sul quotidiano Il Tempo)

Fonte: Giovanni Maga, Istituto di genetica molecolare, Pavia , email maga@igm.cnr.it -

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