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Il Crs4 e l'innovazione tecnologica nelle scuole

didattica e nuove tecnologie
di Marina Landolfi

Una conferenza internazionale sulla connessione tra le nuove tecnologie e la didattica è stata organizzata a Cagliari, il 10 e l'11 febbraio, per i docenti delle scuole superiori della Regione Sardegna

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“Connessione tra tecnologie e didattica. L'esperienza del progetto Idea” è la conferenza che si è svolta a Cagliari il 10 e 11 febbraio, realizzata dal gruppo Educational Technology del Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (Crs4), in accordo con l'Agenzia regionale Sardegna ricerche e finanziata, tra gli altri, dall'Assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, con fondi del Piano di azione e coesione. Durante le due giornate, esperti nazionali e internazionali si sono confrontati sui temi correlati al progetto Innovazione didattica e apprendimento (Idea), che ha l'obiettivo di potenziare l'uso dell'innovazione tecnologica nelle scuole pubbliche secondarie per ridurre il divario tra realtà scolastica e realtà sociale, supportando i docenti nella sperimentazione delle nuove pratiche digitali. Oltre duecento insegnanti delle scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado della Sardegna hanno aderito alla sperimentazione iniziata già nell'anno scolastico 2018-2019. Realtà aumentata, pensiero computazionale, internet of things, coding, accesso remoto, interdisciplinarità e intelligenza artificiale sono state le parole chiave della conferenza

nuove tecnologie nella didattica

"L'innovazione tecnologica in alcuni casi può sostenere brillantemente un'attività didattica. L'importante è selezionarne le funzioni utili per un preciso obiettivo", sostiene Carole Salis, responsabile scientifico del progetto Idea. "Un esempio pratico è l'utilizzo di un software dotato di un motore di intelligenza artificiale, adattato per il progetto, in grado di produrre delle mappe concettuali che, basandosi sulle parole chiave immesse dal docente e dagli studenti, rappresentano le 'relazioni tra concetti'”.

Si tratta di una tecnologia che consente di far emergere le connessioni tra gli argomenti trattati dai diversi docenti, per le varie materie e che quindi lavora sull'interdisciplinarietà. "Il nostro obiettivo è creare nuove opportunità di accesso al sapere”, continua Salis. "Un altro esempio è la possibilità di accedere da remoto al sequenziatore del genoma umano del Crs4, la piattaforma di Next Generation Sequencing, durante le lezioni. I ragazzi, attraverso dati che provengono da sensori dislocati nei laboratori e indossati dai ricercatori, riescono a capire dove è posizionato chi lavora e cosa sta facendo durante le fasi del protocollo di sequenziamento. Informazioni che altrimenti potrebbero avere solo stando fisicamente in laboratorio".

Nel corso della manifestazione si è anche parlato di politiche regionali per l'istruzione e di come la tecnologia si inserisce nei programmi ministeriali, per preparare i giovani a capirla e gestirla considerandone la continua evoluzione.

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