Teatro

Una 'cybertragicommedia' per Alan Turing

Una scena dello spettacolo La mela di Alan
di Rita Bugliosi

Lo spettacolo 'La mela di Alan', scritto e diretto da Valeria Patera, racconta, tra tragedia e commedia, la storia di Alan Turing, utilizzando video, musica e parole. La rappresentazione, dopo una tappa a Roma, prosegue la sua tournée tra l'Italia e la Gran Bretagna

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È una 'cybertragicommedia' 'La mela di Alan', la pièce dedicata ad Alan Turing che ha debuttato lo scorso 18 giugno presso il Palladium di Roma, con il sostegno delle Università Roma Tre e Sapienza, per poi andare in tournée in Italia, a Londra ed Edimburgo. Autrice del testo, pubblicato prima in inglese con l'editore Springer Verlag nel 2004 e ora in italiano da Di Renzo, è Valeria Patera, che ne cura anche la regia teatrale.

La rappresentazione unisce video, musica e parole in uno spettacolo multimediale incentrato sulla vita di uno dei più importanti scienziati del Novecento: padre del primo calcolatore e tra i fondatori dell'informatica, il matematico decrittò il codice Enigma nella Seconda guerra mondiale e morì suicida, mangiando una mela avvelenata da lui stesso, dopo aver subito il processo per omosessualità. Una scelta, quella di non realizzare una pièce teatrale classica, che la regista spiega con l'intenzione "di riuscire a creare un vero e proprio cortocircuito fra la genesi delle intuizioni di Turing e gli esiti sociali della sua grande capacità visionaria".

Ne 'La mela di Alan' la storia di Turing e dei personaggi che con lui hanno creato l'intelligenza artificiale è narrata come il viaggio in internet di due hacker degli anni '90,prima dell'avvento dei social network, quando navigare in rete aveva una dimensione di avventura e ricerca più pionieristica. L'autrice racconta dunque  la genesi dell'invenzione del computer, di cui Turing aveva profetizzato alla fine degli anni '40 che avrebbe "prodotto cultura" e cambiato molti aspetti della nostra vita. Lo spettacolo evidenzia quanto questa intuizione fosse vera.

Alan Turing a 16 anni

La rappresentazione sullo scienziato britannico non è la prima esperienza di 'teatro-scienza' di Patera, che dal 2002 si è distinta per aver creato, prodotto e diretto lavori su Darwin, Rita Levi-Montalcini, sul premio Nobel Max Perutz scopritore dell'emoglobina e sul tema delle cellule staminali. Eventi che sono stati supportati da fondazioni, università, teatri ed enti pubblici e stati insigniti di premi e riconoscimenti. In preparazione, l’autrice ha una storia su Ada Byron Lovelace, matematica inglese ricordata spesso come la prima programmatrice di computer al mondo; il testo debutterà in settembre a Roma presso la Casa Museo Keats-Shelley e all'Internet Festival di Pisa, coorganizzato dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr e dal Registro.it.

La scheda

Titolo: La mela di Alan

Regia: Valeria Patera

Cast: David Sebasti, Alessandra Fallucchi, Giovanni De Giorgi, Giovanni Carta

Info: www.valeriapatera.it/scienza.html