L'altra ricerca

Addio badante, arriva il robot

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di Valentina Bauccio

Non è la trama di un film di fantascienza ma l'obiettivo del progetto europeo Robot-Era, coordinato dall'Istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa al fine di aiutare gli anziani nella loro quotidianità

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In un futuro vicinissimo le badanti potranno essere sostituite dai robot? Il progetto europeo Robot-Era, coordinato dall’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, prevede, entro il 2015, di assicurare agli anziani un supporto del tutto innovativo. Al progetto hanno lavorato centri di ricerca, aziende sanitarie toscane, centri sociali, piccole e medie imprese e un gruppo di 70 anziani, che ha sperimentato personalmente i robot.

L'obiettivo è la realizzazione di tre sistemi robotici in grado di adattarsi agli ambienti smart, che sono stati testati in tre scenari differenti: domestico, condominiale ed esterno. Il robot domestico aiuta nelle faccende di casa, ad esempio nel fare la spesa online e fornisce un supporto nella somministrazione delle terapie farmacologiche. Quello condominiale offre un servizio di sorveglianza, di portierato e di trasporto, mentre quello urbano è in grado di muoversi agevolmente per le strade cittadine, accompagnando l’anziano a fare una passeggiata, gettando la spazzatura o ritirando acquisti.

Al termine della sperimentazione effettuata in condizioni reali dagli utenti i ricercatori hanno raccolto i suggerimenti per migliorare le prestazioni dei robot, che verranno testati di nuovo nel 2015. Il feedback comunque è stato positivo: gli anziani intervistati si sono detti soddisfatti, specie di servizi come la raccolta dell’immondizia. Sono stati felici, inoltre, di aver acquisito dimestichezza con tecnologie avanzate e si sono sentiti a proprio agio anche grazie all’estetica amichevole dei robot.

“Robot-Era si pone l’ambizioso obiettivo di accelerare lo sviluppo e incrementare la diffusione dei servizi robotici per gli anziani”, sottolinea Roberto Cavallo della Scuola Sant’Anna, coordinatore del progetto,“dimostrandone non soltanto la fattibilità tecnica e scientifica, ma consentendo anche di affrontare gli aspetti legali, etici, sociali ed economici che possono portare allo sviluppo di un mercato della robotica di servizio, un settore in cui la ricerca italiana si pone come leader e che è in grado di coordinare gruppi internazionali”.

Valentina Bauccio

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