Appuntamenti: Movimento

In viaggio, in un batter d’ali

Uccello
di Marina Landolfi

Il Museo delle scienze di Trento ha ospitato il primo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”. Fernando Spina, del Centro nazionale inanellamento dell’Ispra, ha presentato lo studio della migrazione degli uccelli in Italia. Gli appuntamenti proseguono fino a giugno 2022, con contributi di esperti del settore  

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Il 19 gennaio il Museo delle scienze di Trento (Muse) ha ospitato l’incontro “Biodiversità in movimento. Lo studio della migrazione degli uccelli in Italia”, primo evento del ciclo di appuntamenti dal titolo “Incontri al museo per parlare di fauna”, tenuto da Fernando Spina del Centro nazionale inanellamento dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). L'inanellamento degli uccelli è un metodo di studio per tracciare i movimenti e raccogliere informazioni scientifiche sul loro stile di vita, e consiste nell’applicazione di un anello sulla zampa dell’animale che consente di identificarlo successivamente.

Da 25 anni, con il programma "Progetto Alpi" Ispra e Muse analizzano il fenomeno della migrazione: dalla provenienza alla specie a quali territori gli uccelli attraversano. Un monitoraggio scientifico della migrazione postriproduttiva attraverso la catena alpina, che ha inanellato 199 specie in 40 stazioni di inanellamento su tutto l’arco alpino. Due di queste, Bocca Caser e Passo Brocon che fanno parte delle "rotte" che i migratori devono attraversare nel loro viaggio verso sud, sono gestite direttamente dal Museo. L’osservazione delle diverse specie che transitano attraverso i valichi e i punti dove si concentrano ha avuto un ruolo importante per la loro stessa tutela, in particolare per ciò che concerne la caccia che si svolge in quelle aree. Ha inoltre individuato azioni che favoriscono la conservazione, come il mantenimento di un’agricoltura diversificata e la protezione delle zone di prateria in quota. Codirosso comune, balia nera, luì grosso e succiacapre sono alcune delle specie di passaggio più tipiche, a cui vanno aggiunti gli spostamenti dei locali, come ciuffolotti, crocieri e rapaci notturni e diurni.

Video della WebTv Cnr "Dagli storni al traffico è tutto un movimento. Collettivo"

Durante l’incontro, Spina ha presentato l’ultima pubblicazione del progetto, soffermandosi sui luoghi degli spostamenti - dalle piccole isole del Mediterraneo in primavera alle zone alpine - e ha illustrato il lavoro degli inanellatori e dei partecipanti, che hanno raccolto dati e conoscenze per la conservazione dell’avifauna migratrice, fondamentale per capire come stanno cambiando gli equilibri del Pianeta.

L’iniziativa, moderata da Paolo Pedrini, conservatore di Zoologia dei vertebrati del Muse, ha un calendario di appuntamenti che prosegue fino a giugno. Il 2 marzo Antonio Romano (Cnr) e Luca Roner (Muse) hanno parlato di “Estinzioni, declini, monitoraggi e nuove acquisizioni”, il 6 aprile Francesca Marucco (Università di Torino) e Life Wolfalps Eu approfondiranno il tema “I numeri del lupo in Italia”, presentando i risultati del primo monitoraggio nazionale. L’11 maggio Andrea Corradini (Università di Trento), Giulia Bombieri e Marco Salvadori (Muse) si confronteranno sul tema “Orsi e umani nelle Alpi ai tempi dell’Antropocene”. Il ciclo si concluderà l’8 giugno con “Conoscere per tutelare” con il Gruppo di ricerca del Muse che esaminerà i monitoraggi della fauna, lo stato di conservazione e i loro habitat.  

Per saperne di più: Incontri al museo per parlare di fauna

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