Vita Cnr

Come mantenere in forma gli over 60

Anziani che corrono
di Silvia Mattoni

Una buona nutrizione e una costante attività psico-fisica possono garantire agli anziani una qualità di vita soddisfacente, evitando infezioni e malattie debilitanti. Ma per conservare 'giovane’ il sistema immunitario un aiuto può arrivare anche da vaccini specifici. A disegnare nuove strategie preventive uno studio dell’Itb-Cnr, pubblicato su 'Science Translational Medicine'

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Con il miglioramento delle condizioni socio-sanitarie e la conseguente riduzione delle malattie infettive e della mortalità infantile, l’aspettativa di vita nel corso della storia è aumentata notevolmente, a prezzo di un progressivo e costante invecchiamento della popolazione e di un significativo aumento dell’onere relativo sulle famiglie e sul sistema sanitario nazionale. Disegnare nuove strategie preventive per rallentare il decadimento psico-fisico e garantire agli anziani una qualità di vita soddisfacente è la sfida che si pone il gruppo di studio su infezioni ricorrenti e malattie debilitanti coordinato dall’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. La ricerca del team 'The Gracefully Aging Immune System', è stata di recente pubblicata su 'Science Translational Medicine’.

“Capire i motivi dell’invecchiamento del sistema immunitario degli anziani, compresi i meccanismi di 'fragilità’ immunologica, può suggerire nuove strategie preventive per 'ringiovanire’ la risposta immunitaria”, spiega Diana Boraschi dell’Itb-Cnr, coordinatrice dello studio. “Fra queste, una buona condotta alimentare, con indice di massa corporea (bmi, rapporto tra peso e altezza) non inferiore a 20 (per gli adulti l’ottimale è 25, per gli ultra settantenni 27,5), e una moderata ma costante attività psico-fisica contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario e, quindi, a tenere a bada nel tempo le infezioni”. Uno dei motivi di malnutrizione degli anziani nei paesi più ricchi sono le malattie periodontali, che sono strettamente correlate all’incidenza di patologie respiratorie e cardiovascolari.

Le anomalie della risposta immunitaria dell’anziano vengono studiate anche per individuare vaccini mirati o adattare quelli correnti alle necessità specifiche dell’età avanzata. “Non sempre i vaccini messi a punto per bambini e adulti sono efficaci”, afferma la ricercatrice dell’Itb-Cnr. “Le malattie infettive che colpiscono più spesso gli anziani sono soprattutto le infezioni respiratorie con effetti cardiocircolatori, l’influenza e l’herpes. Ed è proprio per contrastare questi disturbi che si stanno mettendo a punto vaccini dedicati alla terza età, associando studi epidemiologici accurati alle nuove conoscenze scientifiche offerte dalle recenti tecnologie di 'Ultradeep Pyrosequencing’ e Cytof. Quest’ultima tecnica (che coniuga citometria a flusso con spettrometria di massa) consente di esaminare popolazioni di cellule e di identificare con sicurezza, in ogni singola cellula, la presenza e la quantità di ben 100 proteine diverse, facilitando così l'identificazione dei parametri fra il gruppo anziani/giovani e fra vaccinati/non vaccinati”.

Per affrontare correttamente il problema della salute degli anziani occorre dunque puntare sulla prevenzione. “Mantenere il sistema immunitario 'giovane’ tenendo in forma il corpo e la mente e disegnando vaccini specifici sono le strategie per controllare le infezioni che accelerano la fragilità e la decadenza fisica”, conclude Boraschi.

 

Fonte: Diana Boraschi, Istituto di tecnologie biomediche, Pisa, tel. 050/3152772 , email diana.boraschi@itb.cnr.it