Vita Cnr

In Sicilia specie marine monitorate e protette

Paesaggio marino
di Francesca Gorini

Nasce l’Osservatorio regionale della biodiversità siciliana dell’Unità Iamc-Cnr di Capo Granitola: contribuirà allo sviluppo di tecniche di monitoraggio utili alla gestione di specie e habitat protetti, con l’obiettivo di favorire una loro maggiore conoscenza e sostenere le politiche di salvaguardia più adeguate
 

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L’Osservatorio regionale della biodiversità siciliana marina e terrestre con sede nei locali dell’Uos di Capo Granitola (Trapani) è frutto della collaborazione tra l’Assessorato del territorio e dell’ambiente della Regione Sicilia, l’Istituto per l’ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

Il progetto permette di ampliare la conoscenza dello straordinario patrimonio di specie e habitat che caratterizza il tratto di mare antistante la costa della provincia trapanese e fornisce nello stesso tempo gli strumenti per permettere alle istituzioni di operare per la sua conservazione e salvaguardia.

“Con la firma dell’accordo quadro che istituisce l’Osservatorio abbiamo finalmente finalizzato un’attività di ricerca alla quale come Iamc-Cnr ci dedichiamo da anni: realizzare un’infrastruttura duratura in grado di tenere sotto controllo lo stato della biodiversità siciliana e di monitorare la salute degli ecosistemi marini per gli anni a venire”, afferma il responsabile della sede di Capo Granitola Mario Sprovieri. “Attraverso l’Osservatorio, infatti, non ci limiteremo a conoscere e catalogare le diverse componenti dell’ambiente marino locale, ma svolgeremo un lavoro a supporto dei processi di pianificazione, programmazione e gestione territoriale ed ambientale”.

Il progetto è articolato in tre macro attività: la prima ha riguardato la ricognizione di dati esistenti relativi alla biodiversità attraverso la realizzazione di un 'inventario’, che rappresenterà una 'base conoscitiva’ utile sia allo sviluppo di tecniche di monitoraggio dell’area, sia alla messa a punto - da parte dell’amministrazione regionale - di opportune politiche di tutela e salvaguardia, in accordo alle raccomandazioni nazionali e internazionali sul tema. La seconda attività ha visto la realizzazione di un sistema informatico in cui sono state raccolte, archiviate e sistematizzate l’insieme di informazioni rese disponibili tramite la realizzazione di un portale web. Infine, parte del lavoro riguarda la messa a punto di un sistema di comunicazione, informazione e diffusione delle conoscenze: “È importante contribuire alla sensibilizzazione e all'educazione delle collettività”, aggiunge Sprovieri. “A questo scopo, intendiamo realizzare attività ad ampio raggio, coinvolgendo scuole, visitatori adulti e turisti, attraverso percorsi didattici e conoscitivi mirati, mediante libri e altri supporti”.

Fonte: Mario Sprovieri , Istituto per l'ambiente marino costiero, Campobello di Mazara, Trapani