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La scuola fuori dalla scuola

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di Francesca Gorini

L’Istituto per le tecnologie didattiche di Genova sta sviluppando nuovi strumenti e metodologie a supporto dell’istruzione ospedaliera e domiciliare, per  favorire la 'socio-educational inclusion’ dei tanti ragazzi che per motivi di salute non possono frequentare regolarmente le lezioni

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In Italia molti bambini e ragazzi per problemi fisici o di salute non possono partecipare alle normali lezioni scolastiche: studenti ricoverati in ospedale o confinati nella propria abitazione per particolari patologie o disabilità fisiche, impossibilitati a interagire direttamente con compagni  insegnanti, in modo temporaneo o permanente.

L’Istituto per le tecnologie didattiche (Itd) del Cnr di Genova è impegnato nella messa a punto di nuovi modelli di scolarizzazione che, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie, favoriscano l’inclusione socio-educativa di tali studenti: progetti per la scuola in ospedale e di supporto a chi è impossibilitato in modo permanente alla normale frequenza scolastica.

Il progetto 'Afso’,'Area formazione scuola in ospedale’, sviluppato dall’Itd-Cnr nell’ambito di una convenzione con il Miur e il Metid del Politecnico di Milano, interviene nel settore della riqualificazione professionale dei docenti chiamati a operare nelle strutture ospedaliere. “L’obiettivo è sperimentare un modello innovativo di formazione online che preveda la possibilità di fruire di corsi 'open’ e altri ambienti di social networking a supporto della formazione permanente”, spiega la responsabile Vincenza Benigno dell'Itd-Cnr.

Il percorso formativo, erogato attraverso il portale Miur 'Scuola in ospedale’, prevede moduli connessi a quattro specifiche aree funzionali legate allo sviluppo professionale del docente ospedaliero: istituzionale/organizzativa, psicologica/relazionale, metodologica e tecnologica. “Sono tutti aspetti ugualmente importanti nella formazione del docente”, aggiunge la ricercatrice. “Il carattere innovativo è dato dal fatto che ciascun insegnante, oltre ad accedere via web ai materiali formativi, può interagire con l’intera comunità dei colleghi che operano nello stesso contesto, confrontandosi e condividendo esperienze. Al termine, ognuno riceverà un certificato di partecipazione e dei 'badge’ connessi alle attività formative prescelte”.

L’inclusione socio-educativa dei giovani in età scolare confinati presso il proprio domicilio è, invece, al centro di 'Tris’,Tecnologie di rete e inclusione scolastica’. “In questo caso la finalità è la definizione e la sperimentazione di modelli che, sfruttando le tecnologie mobili e di rete, favoriscano il coinvolgimento attivo dello studente sia durante le lezioni, sia nelle successive attività di studio e di svolgimento dei compiti”, afferma Guglielmo Trentin dell'Itd-Cnr, responsabile scientifico del progetto.

'Tris’ rappresenta lo sviluppo operativo di un accordo quadro triennale fra Miur, Cnr e Fondazione Telecom Italia: attraverso l’utilizzo in aula di una Lim e di due webcam, di cui una manovrata da casa, lo studente può seguire le spiegazioni, essere coinvolto nelle discussioni della classe e partecipare alle attività di gruppo, in una vera e propria 'scuola virtuale a domicilio’. “Uniamo la sostenibilità dell’innovazione didattico-metodologica alla rapidità d’intervento; il progetto, infatti, si basa sull’utilizzo di tecnologie già in uso presso scuole, ragazzi e famiglie (filosofia Byod, Bring Your Own Device), e prevede un percorso online di rapida formazione dei docenti sui metodi e gli strumenti della didattica inclusiva”.

Fonte: Vincenza Benigno, Guglielmo Trentin, Istituto per le tecnologie didattiche, Genova, tel. 010/6475351, email enza.benigno@itd.cnr.it - guglielmo.trentin@cnr.it

Per saperne di più: - www.youtube.com/watch?v=n-oHXRxbLFs

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